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Cambio Euro-Dollaro poco mosso dopo inflazione USA sopra le attese
martedì 17 novembre 2015, di
L’Euro-Dollaro questa mattina ha toccato i minimi intraday a quota 1,0643 proseguendo la discesa di ieri seguita agli attacchi terroristici di Parigi.
Il driver della discesa di ieri e di questa mattina sembra essere la possibilità che la BCE aumenti a breve le misure di politica monetaria per contenere i possibili effetti negativi sulla fiducia e sulla spesa dei consumatori derivanti da futuri attentati terroristici.
Inoltre, il primo ministro francese Valls questa mattina ha dichiarato che un rafforzamento della spesa della sicurezza potrebbe incidere sul raggiungimento del target del deficit francese, sottolineando come l’UE abbia compreso già la necessità del Paese transalpino di avere una maggiore flessibilità sul deficit.
Questo fatto potrebbe riperquotersi anche sulle altre economie dell’Eurozona richiedendo quindi un ulteriore intervento della Banca Centrale Europea che potrebbe comportare una svalutazione della moneta unica.
Inoltre, ci si chiede se anche la Federal Reserve possa regolare le proprie mosse di politica economica a seguito di un maggior impatto delle spese di sicurezza dei Paesi presi di mira del terrorismo tra i quali figurano gli stessi Stati Uniti.
Cambio Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily
Il focus di oggi del cambio Euro-Dollaro era proiettato sui dati dei prezzi al consumo usciti poco fa che hanno evidenziato un miglioramento su base annuale, mentre su base mensile il dato si è rivelato in linea con le aspettative.
Sull’uscita dei dati relativi all’indice dei prezzi al consumo USA il cambio Euro-Dollaro è rimasto fermo sulla quotazione registrata fino a poco tempo prima pari a 1,0662. I dati in linea con le attese non hanno preso troppo di sorpresa il cambio che è rimasto in area negativa senza grosse variazioni.
Tuttavia, le buone indicazioni arrivate dai prezzi al consumo potrebbero spingere la Fed ad agire già a Dicembre anche se bisognerà valutare l’eventuale peso del terrorismo nelle scelte dalla banca centrale americana.
Il cambio continua comunque ad avere una configurazione pesantemente ribassista, con le medie mobili incrociate perfettamente a ribasso.
Gli indicatori RSI ed MFI, dopo essere entrati in zone di ipervenduto, ne sono fuoriusciti pur tuttavia tenendosi vicino a tale soglia indice che, probabilmente, si necessiterà ancora di un pò di tempo prima di vedere il cambio scendere all’unico obiettivo visibile a ribasso ossia il supporto in giallo posto a quota 1,0523.
