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Cambio Euro/Dollaro: la vera minaccia per l’Euro? Non è il Portogallo, è la BCE

giovedì 4 luglio 2013, di Federica Agostini

Negli ultimi giorni, una nuova ondata di incertezza nell’Eurozona ha messo sotto forte pressione la moneta unica. Tuttavia, secondo gli analisti, non è la crisi politica in Portogallo a scuotere gli eventi, ma è l’imminente meeting della BCE che potrebbe essere un rischio per la moneta unica.

Secondo gli analisti intervistati dalla Cnbc, c’è forte aspettativa perché le dichiarazioni della BCE di oggi risuoneranno come pacate e "dovish", con il Presidente Mario Draghi che prometterà di mantenere la politica monetaria allentata, un elemento che potrebbe infliggere nuove debolezze all’Euro.

Secondo una nota BNP Paribas:

L’annuncio di oggi della BCE è sicuramente una delle minacce maggiori per l’Euro. La dichiarazione della BCE potrebbe portare ad un aumento dell’enfasi sulla questione della guidance, sottolineando allo stesso tempo un implicito contrasto tra possibile ridimensionamento del QE (quantitative easing) della Fed e il passo accomodante della BCE per il futuro prevedibile.

Cambio Euro/Dollaro: le posizioni sono short

BNP Paribas fa inoltre sapere che intende mantenere una posizione short sul cambio Euro/Dollaro con target a 1.2640, con un calo di circa il 3% rispetto ai livelli attuali (1.30 circa).

Dalla FX strategy della Barclays, il direttore Nick Verdi fa sapere che anch’egli preferisce rimanere short sull’EUR/USD:

Credo che due meeting fa, Draghi fosse realmente fiducioso della ripresa economica ciclica nell’Eurozona, nonostante i livelli fossero davvero bassi. Ma credo anche che ora sia molto più nervoso, vista l’impennata dei rendimenti nei titoli di stato della periferia. Tutto ciò potrebbe portare ad un ulteriore indebolimento dell’Euro.

Il discorso di Draghi: quali sono le aspettative?

Tuttavia, sarà interessante ascoltare quali saranno le posizioni di Draghi in merito alla futura crescita economica, alla luce dei fatti accaduti in Portogallo, Grecia ed Egitto.

Credo tutto sommato che Draghi abbia fatto un passo indietro e il risultato è che il quadro complessivo non è dei migliori per la zona Euro. Ha bisogno di una valuta più debole, e molto probabilmente un QE rimane sullo scaffale. Credo che l’Euro si indebolirà con i commenti di Draghi. Michael Woolfolk, CEO Bank of New York Mellon

  • La Grecia rischia di non farcela a raggiungere i target del salvataggio e potrebbe non ricevere la tranche di aiuti (8.1 miliardi di Euro) prevista alla fine di questa settimana.
  • Le proteste che in Egitto hanno portato alla destituzione di Mohamed Morsi hanno fatto aumentare il livello di cautela ed allerta sui mercati finanziari.

Euro/Dollaro: le ultime performance

Il cambio Euro/Dollaro è sceso al di sotto della linea 1.30 durante la sessione Asiatica ed ha raggiunto un minimo di 1.2988 dove poi ha iniziato una fase di consolidamento. Durante la mattinata della sessione Europea il cambio è in fase di test sulla zona 1.30 e in attesa dell’appuntamento con la Banca Centrale Europea il range di trading è compreso tra 1.30 e 1.3050.

C’è poi l’elemento Dollaro

Non dimentichiamoci infine del ruolo del Dollaro: oggi è festa nazionale negli Stati Uniti, ma c’è grande attesa per domani alla pubblicazione del dato sui Non-Farm Payrolls, un elemento che potrebbe spingere al rialzo la valuta statunitense se pubblicato al di sopra delle aspettative del mercato.

Con una lettura molto importante, superiore alle 200 mila unità, credo che le aspettative del mercato per tassi più alti negli Stat1 Uniti aumenteranno, facendo così crescere la pressione rialzista per il dollaro. Mirza Baig, strategist capo per BNP Paribas

Commenti dalla Cnbc: ECB, Not Portugal, Is Main Threat to Euro

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