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Bruxelles pensa al ritiro delle monete da 1 e 2 centesimi di euro. Le monetine hanno davvero le ore contate?

mercoledì 15 maggio 2013, di Marta Panicucci

Bruxelles sta seriamente pensando di ritirare le monetine da 1 e 2 centesimi di euro. La maggior parte dei cittadini dell’Unione europea, nella migliore delle ipotesi, ha in casa un piattino dove svuotarsi le tasche con le monetine avute di resto nel corso della giornata. I più sbadati invece tendono a perderle in tasche, borse o zaini, nella convinzione comune che i cosiddetti "ramini" non valgano niente. E di questa stessa opinione sembra essere anche la Commissione europea che in seguito ad una sollecitazione del Parlamento e del Consiglio europeo ha deciso di prendere in considerazione la questione delle monete da 1 e 2 centesimi.

Olli Rehn, il commissario agli affari monetari

E’ proprio Olli Rehn ad affrontare per primo il problema delle monetine da 1 e 2 centesimi e in una dichiarazione scritta diffonde l’opinione della Commissione Europea chiamata a decidere sul futuro delle monetine di rame:

La Commissione ha consultato associazioni di imprenditori e consumatori, tesori nazionali, zecche e banche centrali sui benefici e sugli svantaggi del conio di monete da uno o due centesimi. Affronteremo ora questa discussione con le parti in causa e gli stati membri per capire se emerge una chiara preferenza sulla quale poi basare una prossima proposta legislativa.

Le possibili soluzioni della Commissione

La commissione ha riconosciuto come il conio delle monete da 1 e 2 centesimi rappresenti un costo notevole per gli Stati, superiore al valore intrinseco delle monete stesse, e prende seriamente in considerazione la possibilità di un loro ritiro dalla circolazione. In particolare la Commissione ha proposto 4 possibili soluzioni che dovranno essere vagliate con le parti in causa.

Queste le proposte:

  • lo status quo;
  • l’emissione a un costo ridotto, modificando il materiale utilizzato;
  • il ritiro integrale delle monete incriminate;
  • la scomparsa graduale delle monete che nel tempo non verrebbero sostituite.

Atteggiamento dei cittadini

L’idea di interrogarsi sul futuro delle monete da 1 e 2 centesimi è scaturita della presa di coscienza dei costi del loro conio, confrontati con il loro utilizzo. Molti cittadini comunitari infatti tendono a non prendere in considerazione i "ramini" ignorandoli e non rimettendoli in circolazione. Da un parte quindi l’atteggiamento dei cittadini nei confronti delle monetine è di totale indifferenza, dall’altra però la possibilità che queste siano tolte dalla circolazione fa temere l’aumento dell’ inflazione.

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