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Brics "scaricano" la moneta unica. Riserve in euro crollano ai minimi dal 2002

martedì 2 aprile 2013, di Nicola D’Antuono

I paesi emergenti stanno "scaricando" la moneta unica, tanto che il livello degli asset denominati in euro è tornato a quello di 10 anni fa. Nel corso del 2012 le banche centrali dei paesi emergenti hanno diminuito le loro riserve valutarie in euro dell’8%, scaricando 45 miliardi di asset in euro. La moneta unica ha ora un peso del 24% delle riserve dei Brics e degli altri paesi emergenti. Si tratta del livello più basso dal 2002.

Nel 2009 le riserve in euro dei Brics avevano raggiunto un picco del 31%. Aumenta, invece, il peso del dollaro americano: la quota detenute in dollari da parte dei Brics è salita al 60%. Il Financial Times, che ha riportato questi dati, evidenzia come la crisi del debito pubblico nell’area euro abbia causato un grave danno allo status dell’euro sui mercati internazionali.

Secondo l’autorevole quotidiano britannico, la rotazione degli asset verso il dollaro dimostra che i paesi emergenti ritengono la valuta americana più stabile, sicura e liquida. L’euro potrebbe tornare ad essere appetibile solo in caso di unione fiscale e di formazione di un unico mercato dei bond.

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