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Brexit: Westminster approva il Great Repeal Bill ma il Regno unito è diviso

martedì 12 settembre 2017, di Felice Di Maro

Dopo un lungo dibattito la Camera dei Comuni ha votato. I si sono stati 326 e i no 290. Si è trattato di un voto storico per il parlamento di Westminster che ha approvato il Great repeal bill, la legge che cancellerà l’intera legislazione europea nel Regno Unito, l’European Communities Act del 1972.

Ora ci sono le basi istituzionali per un percorso tutto diverso anche se i negoziati con Bruxelles procedono molto lentamente. La maggioranza del governo May ha tenuto, e modifiche a specifici punti potranno essere apportate in successive letture tecniche del testo.

Chiaramente è stato un test fondamentale anche per l’opposizione del Labour e le spaccature tra gli stessi Tories. Il ministro per la Brexit David Davis aveva lanciato un monito agli oppositori dicendo che se avessero votato contro si sarebbe palesato un divorzio "caotico" e che i britannici il 23 giugno del 2016 non hanno “votato per la confusione”.

I media avevano anche dato spazio ad un appello ai parlamentari da parte dell’ex premier laburista Tony Blair, appello a "ribellarsi" al mandato referendario sull’addio dall’Ue. Ormai indietro non si torna e il Regno Unito è ormai fuori dall’Ue.

Sabato 9 settembre c’è stata una manifestazione al centro di Londra contro i piani del governo May che prevedono la Brexit entro il 2019. Alcuni dimostranti hanno sventolato la bandiera dell’Ue mentre altri hanno alzato striscioni con la scritta “Exit from Brexit”.

Gli organizzatori hanno l’hanno denominata “People’s march for Europe” e hanno dichiarato che l’obiettivo è quello di unire, ripensare e respingere l’uscita del Regno Unito dall’Ue.

Non si sa come si procederà da parte delle opposizioni alla Brexit ma certamente si faranno ancora azioni dimostrative contro il processo. Si può dire che il Regno Unito è diviso sul tema perché il Partito Conservatore ha 13 seggi in meno e Theresa May si trova in una situazione alquanto complicata.

Quando ad aprile ha deciso di indire le elezioni anticipate le ha motivate con la necessità di dare al Paese una nuova e più stabile leadership in vista dell’inizio dei negoziati per la Brexit. Essa però non ha vinto le elezioni come sperava e per mantenere la maggioranza si è dovuta alleare col DUP, gli unionisti nordirlandesi.

Come è noto, nel Regno Unito sono in pochi a credere che la May potrà davvero governare per i prossimi cinque anni e la domanda più frequente e spesso riportata dai media è: “Quanto durerà Theresa May?” .

Per avere la maggioranza occorrono 326 seggi su 650. Si tenga conto che i Conservatori sono passati da 331 ad a 318. Naturalmente c’è il fatto che gli inglesi hanno votato favorevolmente per uscire dall’Ue e comunque non è mai successo che in Gran Bretagna un voto popolare sia stato cancellato dalle istituzioni e dalla politica.

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