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Bonus 80 euro in busta paga: la platea dei destinatari potrebbe cambiare, ecco come e perchè
martedì 10 giugno 2014, di
Il Decreto Irpef non passa l’esame degli esperti. I tecnici del Parlamento si stanno attualmente interrogando su alcune norme in esso contenuto e soprattutto sull’ormai celeberrimo bonus di 80 euro in busta paga che, secondo loro sarebbe indirizzato a una "platea sbagliata di destinatari".
Il casus belli risiede nel fatto che i beneficiari del bonus siano stati identificati in base al reddito dichiarato nel 2011, ma questo parametro, nel corso degli ultimi anni potrebbe aver subito delle modificazioni tali da dover richiedere anche dei cambiamenti al bonus voluto dal Governo Renzi.
Secondo i tecnici infatti la platea:
"potrebbe aver subito un cambiamento significativo sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista del reddito".
Nel frattempo prosegue l’esame del decreto Irpef, attualmente al vaglio delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati. Ricordiamo che fino alle 12 di domani potranno essere presentati gli emendamenti, mentre il testo, che arriverà in Aula venerdì 13 giugno, dovrà essere convertito in legge entro il 23 giugno.
I dubbi sul bonus
Secondo i tecnici, la microsimulazione per stabilire chi avrebbe avuto diritto al bonus è stata:
«effettuata con riferimento ai redditi 2011, estrapolati al 2014. In proposito, ferma restando la necessità di un chiarimento in merito al mancato utilizzo di dati più aggiornati disponibili, andrebbero fornite maggiori informazioni in merito ai criteri utilizzati per l’estrapolazione dei dati al 2014. Ciò in considerazione del fatto che la platea dei soggetti interessati potrebbe aver subito un cambiamento significativo sia dal punto numerico sia, per altro verso, dal punto di vista del reddito di riferimento realizzato da ciascun soggetto.
Infatti, se da un lato potrebbero risultare incrementati i soggetti c.d. incapienti o senza reddito di lavoro dipendente (riducendo quindi il numero dei beneficiari), dall’altro lato potrebbero rientrare nel beneficio soggetti che nel 2014 realizzano redditi inferiori rispetto a quelli del 2011.
Insomma, detto in parole povere: rispetto a tre anni fa, anno di riferimento utilizzato per calcolare i destinatari del bonus di 80 euro in busta paga, qualcuno potrebbe essersi impoverito, qualcun altro arricchito e via dicendo.
Per questo motivo i tecnici del Parlamento chiedono maggiori informazioni sui criteri usati per stabilire a chi il bonus è stato indirizzato e perchè.
Nel caso in cui questi dubbi divenissero certezze, potrebbero dunque essere modificati i parametri in base ai quali è stato concesso il bonus di 80 euro in busta paga.