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Bonus 80 euro, il 12% dei contribuenti non ne aveva diritto
domenica 3 aprile 2016, di
Dall’analisi dei dati del Dipartimento delle finanze, che ha reecentemente rielaborato le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2015, il bonus 80 euro è stato erogato a un 12% dei contribuenti che, in realtà, non ne aveva diritto.
I quali, pertanto, hanno dovuto restituire le somme percepite, per un totale di oltre 1,4 milioni persone che hanno alimentato un "ritorno" nelle casse dello Stato di circa 320 milioni di euro (su un totale di 6,1 miliardi attribuiti agli aventi diritto).
Ancora, affermano le statistiche del Dipartimento, per il solo primo anno di applicazione (il 2014) il bonus Irpef è stato riconosciuto in misura parziale, per un massimo di 8 mensilità (640 euro), a causa della decorrenza in corso d’anno. Nel corso di tale esercizio, elaborano ancora i dati del Dipartimento, i contribuenti che hanno percepito il bonus nel proprio stipendio sono stati 11,6 milioni di unità, per un importo medio di 65 euro al mese (520 euro nel 2014). Un altro mezzo milione di soggetti, avente diritto, ha invece dovuto attendere la dichiarazione dei redditi per vederselo riconosciuto, poichè pur inquadrati in un rapporto subordinato, si trattava di contribuenti privi di sostituti di imposta (si pensi alle badanti, e al rapporto con il datore di lavoro - famiglia). Altri 1,1 milioni di soggetti hanno recuperato in dichiarazione dei redditi solo una quota, a integrazione dell’importo che avevano già percepito mensilmente.
Ricordiamo che, stando al regolamento dell’iniziativa, l’intero importo di 80 euro al mese spetta ai contribuenti con un reddito complessivo non superiore a 24 mila euro lordi, con un importo che va a decrescere, fino ad azzerarsi, al raggiungimento di un livello reddituale di 26 mila euro. Tuttavia, per poter essere realmente beneficiari, oltre a verificare il reddito lordo, è altresì necessario che il contribuente presenti un’Irpef a debito una volta scomputata la detrazione da lavoro dipendente. Se la detrazione Irpef, pari a un massimo di 1.880 euro per i redditi fino a 8 mila euro annui, contribuisce ad azzerare l’imposta, il bonus elaborato dal governo Renzi non trova applicazione.
Ebbene, proprio in virtù di quanto sopra - si ricordi che il datore di lavoro che eroga il bonus non può essere a conoscenza del fatto che il proprio dipendente abbia altri introiti - è possibile che in sede dichiarativa il contribuente debba restituire la somma percepita.