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Bitcoin: i motivi del boom sopra i $500, ai massimi da 20 mesi

lunedì 30 maggio 2016, di Matteo Bienna

La quotazione dei bitcoin segue da tempo un trend rialzista, con il 2016 che si era presentato come l’anno in cui la più famosa delle valute virtuali aveva ridotto il suo alto grado di volatilità.

Le ambizioni rialziste hanno tuttavia vissuto un vero e proprio boom al termine della scorsa settimana, con la valutazione dei bitcoin contro il dollaro salita da $450 a oltre $530 in soli tre giorni.

I motivi dietro a questo balzo non appaiono evidenti e diverse sembrano essere le ragioni che lo possano giustificare, non ultimo il recente calo dell’Ethereum, la valuta virtuale principale antagonista dei bitcoin.

Vediamo ora di capire il perché dietro a questo sprint e di analizzare le prospettive dei bitcoin, che hanno massimi storici da raggiungere ancora molto alti.

Bitcoin al massimo da 20 mesi tra Cina, calo di offerta ed Ethereum

La quotazione dei bitcoin era da oltre un mese chiusa all’interno del range di prezzo compreso tra $440 e $450, fino a prima dello scorso venerdì.

Negli ultimi 4 giorni si è registrato quasi un +20% che ha portato all’abbattimento di quota $500 fino ad un massimo di $540, territori rimasti inesplorati negli ultimi 20 mesi.

Le leggi seguite dal cambio bitcoin-dollaro, o BTC/USD, sembrano ancora del tutto estranee a quelle delle altre valute tradizionali, e mentre il dollaro chiude la settimana guadagnando terreno in tutti i cross che lo riguardano, anche contro valute in salute come la sterlina, i bitcoin lo sovrastano raggiungendo nuovi massimi.

Le ragioni dietro a questo sprint sembrano essere diverse ma tutte ancora nell’ambito delle speculazioni.

La causa potrebbe essere l’aumento dei volumi di trading e della domanda di bitcoin dal mercato cinese, proprio in corrispondenza del rafforzamento del dollaro e della conseguente difficoltà incontrata dallo yuan.

In Cina potrebbero quindi aver riscoperto i bitcoin e un modo per investire i propri fondi, con un recente report del Coindesk che ha stimato che il 96% dei volumi di trading della valuta virtuale derivano da scambi effettuati proprio con lo yuan.

Un’altra possibile ragione dietro allo sprint della quotazione dei bitcoin è da ricercarsi nel programmato calo dell’offerta.

L’ammontare di bitcoin con il quale viene pagata l’attività di mining, ovvero di creazione della moneta, è destinato tra poco più di un mese a vedere dimezzata l’offerta, secondo una ciclica riduzione dell’immissione di nuova valuta.

L’attesa di un netto taglio all’offerta avrebbe quindi potuto convincere i trader ad alzare il prezzo dei bitcoin, approfittando anche della momentanea debolezza dell’Ethereum.

Sebbene manchino ancora delle basi sulle quali poter affermare che ci sia un legame tra le due valute virtuali più celebri, la quotazione dell’Ethereum, dopo un periodo di grande forma, ha subito un ribasso per due giorni consecutivi proprio in corrispondenza dell’exploit dei bitcoin.

Con tutte queste speculazioni, la verità è probabilmente nelle parole di Petar Zivkovski, direttore delle operazioni di Whaleclub, il quale afferma:

“Nessun chiaro elemento fondamentale è alla base di questo rialzo. Il trading impulsivo ha preso il sopravvento: i traders hanno abbandonato l’agire razionale dell’ultimo periodo e hanno cominciato a comprare bitcoin con l’aspettativa di rivenderli a breve ad un prezzo più alto. Presto avverrà un movimento opposto. ”

Vediamo ora i livelli di prezzo raggiunti dai bitcoin relativamente al loro andamento storico.

Bitcoin: nuovi massimi, ritorno della volatilità

I bitcoin hanno vissuto negli ultimi tre anni dei periodi altamente volatili, come osservabile dal seguente grafico che ne traccia l’andamento dal 2013:

Negli ultimi mesi sembrava essere tornata la stabilità e i bitcoin avevano ripreso un trend rialzista piuttosto lineare.

Lo sprint avuto nell’ultima parte del grafico ricorda molto da vicino quello dello scorso novembre, con un’impennata di diverse decine di dollari in poche ore.

Se quella del boom è da un lato una buona notizia per i sostenitori o per gli investitori della valuta virtuale, dall’altro è un segnale di ritorno della volatilità, della quale è evidente che i bitcoin non si sono ancora liberati.

Il passato dei bitcoin parla chiaro, la quotazione ha vissuto oscillazioni che farebbero venire gli incubi a qualsiasi investitore e un ritorno a condizioni di squilibrio, per di più senza apparenti ragioni a sostegno se non di carattere speculativo, non aiuta certo la stabilità della valuta, anche se i fatti la vedono per ora seguire il solo andamento rialzista.

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