Berlusconi: dobbiamo vincere, convincete gli indecisi, chiamate anche i vostri ex. Faremo il ponte sullo Stretto!

Berlusconi, durante la tappa siciliana del suo tour elettorale, parla davanti a una sala gremita di suoi sostenitori, molti dei quali non sono nemmeno riusciti ad entrare, tanta era la calca.

Silvio Berlusconi si presenta con un’ora di ritardo a causa di un incidente in autostrada, ma si fa perdonare dalla folla sfoderando i suoi cavalli di battaglia e resuscitando il ponte sullo Stretto: dopo il primo consiglio dei ministri durante il quale dovrebbe essere abrogata l’IMU, il Cavaliere promette alla platea siciliana la ripresa dei lavori per il ponte.
Il Cavaliere chiede l’appoggio dei suoi supporter: serve una larga maggioranza per vincere davvero, afferma e lancia un appello: convincete gli indecisi, chiamate anche i vostri ex.

Chiamata alle armi

Berlusconi continua a proclamarsi vincitore prima del tempo, ma le sue certezze devono essere vacillanti se si prodiga in appelli simili a quello odierno: all’immensa platea che lo accoglie in Sicilia, Berlusconi chiede di convincere gli indecisi a votare per lui.

È importante, ribadisce il Cavaliere, che la sua forza politica raggiunga un’ampia maggioranza, per questo servirà il sostegno di tutti e invita i suoi sostenitori a un opera di convincimento: supporter del PDL dovrebbero cercare di convincere persino i propri ex partner.

Una provocazione che ha il sapore della battuta ma il retrogusto della preoccupazione per una vittoria che forse tanto sicura non è, nemmeno per Berlusconi.

Costruiremo il ponte

Quello del ponte sullo Stretto di Messina è un progetto che si trascina da anni con il suo codazzo di polemiche e problemi.

Strutturalmente rischioso, obsoleto in un arco di tempo relativamente breve a causa degli spostamenti geologici, minacciato dall’alto rischio sismico, incredibilmente dispendioso.

Eppure, un solo accenno al progetto e la platea siciliana si infuoca di consensi: è un sogno per molti siciliani quello di sentirsi un po’ più vicini allo stivale, malgrado esistano già numerosi collegamenti con la terra ferma.

Berlusconi all’attacco

Non potevano mancare nel discorso del Cavaliere gli attacchi agli avversari politici, parte integrante della sua vincente strategia elettorale dai tempi di Forza Italia.

Berlusconi attacca innanzitutto la sinistra, rimarcandone l’ottica fiscalista. Il Cavaliere segna le distanze tra chi vuole il cittadino al servizio dello Stato e chi, come lui, vuole lo Stato al servizio del cittadino.

Con Bersani, secondo Berlusconi, si andrebbe verso uno Stato di polizia tributaria.

Non è più morbido nei confronti di Monti, che ieri si era reso colpevole di un duro attacco a distanza contro Berlusconi che aveva definito “cialtrone”. Indignata la reazione del Cavaliere

“Monti mi ha dato del cialtrone. Non ricordo una caduta cosi’ in basso, è il punto più basso mai raggiunto da quando faccio politica.”