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Azioni Unicredit: finisce il mistero del nuovo ad ma restano rischi a ribasso

giovedì 30 giugno 2016, di Livio Spadaro

Le azioni di Unicredit registrano un lieve rialzo del +0,47%, pari ad una quotazione di €1,935 che corrisponde comunque ad un buon recupero visto l’andamento di questa mattina.

Il titolo della banca milanese in avvio di seduta aveva registrato un ribasso del -4,62%, salvo poi recuperare in scia alle newsflow della governance e alle voci che si susseguono riguardo ad un fondo Atlante 2 (o la ricapitalizzazione di quello esistente) per cercare di arginare la crisi del sistema bancario italiano.

La news riguardante i vertici dell’istituto di credito è che si sono accelerati notevolmente i tempi per la scelta del nuovo amministratore delegato che sarà Jean Pierre Mustier.

La notizia è stata accolta favorevolmente dal mercato in quanto nome straniero e noto all’ambiente bancario visto che il francese proviene dal corporate-investment banking della stessa Unicredit. Unica ombra sembra essere il suo passato da capo del trader che causò una perdita da quasi €5 miliardi a Societè Generale.

Azioni Unicredit: Mustier nominato nuovo CEO

Le azioni di Unicredit hanno registrato un forte recupero nella sessione odierna dopo l’annuncio dell’investitura di Jean Pierre Mustier a nuovo amministratore delegato del gruppo.

Il cda straordinario di Unicredit ha votato all’unanimità per il francese, a questo punto ex-capo del corporate-investment banking della stessa banca milanese, riducendo così di un mese i tempi inizialmente previsti per la scelta del sostituto di Federico Ghizzoni.

La notizia è stata accolta favorevolmente dal mercato dato che il titolo Unicredit ha recuperato decisamente dai minimi di oggi che corrispondono poi ai nuovi minimi di sempre a quota €1,815.

Azioni Unicredit: i motivi per cui il mercato apprezza la nomina di Mustier

La nomina di Mustier sembra essere stata apprezzata dal mercato principalmente per due motivi. Il primo è che è un uomo interno alla banca e quindi conosce bene la struttura societaria e cosa può servire per migliorare la situazione (con possibilità di aggiornare il piano riducendone i tempi di esecuzione).

Il secondo motivo è che il transalpino non è un nome sconosciuto all’ambiente bancario italiano, il che non lo estranea dal contesto delle attuali difficoltà delle banche italiane.

Altro punto a favore è che Mustier è stato scelto con un mese di anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti per scegliere il sostituto di Federico Ghizzoni, chiudendo così con anticipo una fase di incertezza in un contesto di mercato decisamente avverso.

Unico punto, per il momento, che adombra la nomina del manager francese è il suo trascorso a Societè Generale quando fu a capo del trader che causò un buco da €5 miliardi all’istituto di credito.

Azioni Unicredit: Mustier varerà aumento di capitale da €5 mld?

A parte ciò, nel complesso la nomina di Mustier ha più lati positivi che negativi anche se dopo la sua ufficiale investitura (che probabilmente avverrà a metà luglio circa) inizierà una fase molto delicata.

Come noto da tempo, il nuovo ad dovrà affrontare la difficile situazione della banca milanese e con molta probabilità dovrà varare un aumento di capitale da €5-€7 miliardi, il che rende il titolo sotto pressioni di vendita.

Azioni Unicredit: analisi tecnica su base giornaliera

Dall’analisi grafica delle azioni Unicredit emerge un quadro decisamente deteriorato visto il pesante sell-off generato dalla Brexit una settimana fa. Le medie mobili sono tutte incrociate a ribasso indicando così una fase di debolezza per il breve, medio e lungo periodo.

Il nuovo minimo segnato oggi, anche se con ripresa successiva, lascia pensare alla prosecuzione della fase ribassista visto il numero elevato di volumi. Una chiusura odierna debole lascerebbe spazio a questa interpretazione che è rafforzata dalla scarsa energia mostrata dal RSI e dal MFI, entrambi poco al di sopra della soglia di ipervenduto.

La rottura della figura grafica triangolare lascia pensare ad un target price di €1,4 circa, molto dipenderà dalle newsflow che si susseguiranno riguardo le intenzioni del nuovo ad e soprattutto sul piano del governo di rifinanziamento delle banche.

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