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Azionario sopravvalutato, concreto il rischio bolla speculativa - sondaggio Bank of America

martedì 14 aprile 2015, di Flavia Provenzani

Gli investitori internazionali sono sempre più preoccupati che i mercati azionari possano presto essere protagonisti di una bolla speculativa; alcuni di questi possiedono un rating "sopravvalutato" sui titoli, più che in qualsiasi momento a partire dal 2000.

Un quarto dei 145 investitori che gestiscono 392 miliardi dollari - i partecipanti al sondaggio di aprile della Bank of America Merrill Lynch - ha riferito di credere che le azioni hanno toccato il massimo, con un netto 23 per cento netto degli intervistati a marzo e l’8 per cento nel mese di febbraio.

Questa percentuale di intervistarti che ritengono che una bolla speculativa sia vicina è la più alta dal 2000, anche se ancora ben al di sotto del record del 42 per cento nel 1999, poco prima dello scoppio della bolla speculativa dei titoli tecnologici.

I principali mercati azionari mondiali hanno ora un volume di scambi a livelli record, spinto da un recupero dell’economia statunitense e dalla politica monetaria di allentamento in tutto il mondo, che mantiene il costo dei finanziamenti basso e fa aumentare i prezzi delle attività.

Ma la maggior parte degli investitori sta ancora aprendo posizioni a "rischio" per i loro portafogli e il 54 per cento degli intervistati rimane con un eccessivo numero di investimenti, anche se aumentano le attese di una correzione sul mercato.

Il 13 per cento degli intervistati ha riferito di credere che le bolle azionarie sono il rischio più grande per i loro investimenti, rispetto al solo 2 per cento nel mese di febbraio, suggerendo che gli elevati accantonamenti in azioni potrebbe presto subire un’inversione.

Queste preoccupazioni però non si limitano solo al mercato azionario.

L’84 per cento degli investitori intervistati ritiene che anche le obbligazioni sono ora sopravvalutate, rispetto al 75 per cento nel sondaggio di un mese fa.

I rischi di una sopravvalutazione si sono concentrati sugli asset degli Stati Uniti, con più di due terzi degli intervistati a ritenere che il paese sia il più sopravvalutato al mondo.
Gli investitori ritengono che il valore degli asset in altre regioni, comprese l’Europa e il Giappone, hanno ancora strada da correre.

La Bank of America Merrill Lynch ritiene che la discrepanza sia causata dalle politiche monetarie divergenti.

Mentre l’85 per cento degli investitori si aspetta la Federal Reserve rialzi i tassi di interesse entro la fine dell’anno, la Banca centrale europea e la Banca del Giappone continuano a perseguire i programmi di quantitative easing.

Riguardo i rischi più grandi che coinvolgono e preoccupano gli investitori, più di un terzo degli intervistati cita le crisi politiche, come il ruolo della Russia nell’Ucraina orientale e il conflitto in Medio Oriente.

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