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Auto elettriche, i francesi abbandonano il Diesel ma tornano al benzina
lunedì 9 aprile 2018, di
In Francia, come in altri Paesi europei, è iniziata la transizione per il rinnovamento del parco macchine circolante che entro il 2040 porterà all’abbandono degli inquinanti motori Diesel e una percentuale sempre più alta di veicoli elettrici o ibridi.
Dai risultati del primo trimestre, il Paese è indietro sugli obiettivi: se infatti i francesi stanno via via abbandonando le auto Diesel, non stanno però scegliendo veicoli elettrificati per il prossimo futuro.
Dai dati si registra infatti stabilità per gli EV con un conseguente aumento delle auto a benzina, di certo non il massimo per l’inquinamento e per dare via all’elettrificazione di massa e all’efficienza energetica fortemente voluta da Macron.
In Francia meno Diesel e poche elettriche
Il magazine francese Autoactu illustra i risultati del mercato automotive nei primi tre mesi dell’anno: le auto Diesel sono scese del 7% rispetto allo scorso anno, segno che gli automobilisti hanno deciso di non puntare sul gasolio, destinato ad incontrare numerose limitazioni da qui ai prossimi anni.
Nonostante il calo del Diesel, a distanza di un anno le elettriche e le elettrificate sono stabili: l’1% del mercato è costituito dalle elettriche pure, il 4% dalle ibride non ricaricabili e un altro 1% dalle ibride plug-in.
Il risultato è una stabilità dei motori a benzina che in proporzione guadagnano gli automobilisti che hanno abbandonato il Diesel. Il piano del Governo francese sta facendo un passo indietro che verrà verificato durante il corso dell’anno. Inoltre, gli stessi risultati potrebbero verificarsi in Italia, dove tra un Diesel obsoleto e un’elettrica ancora difficile da utilizzare, potrebbero tornare predominanti le auto a benzina.
Flop per il piano elettrico in Francia
Queste tre propulsioni dovevano crescere, e invece hanno rafforzato i motori a benzina. Una delle cause, oltre allo scetticismo diffuso verso le auto elettriche, riguarda gli incentivi statali.
Differentemente dall’Italia, che ancora non ha messo a punto veri e propri incentivi con sconti sull’acquisto di auto elettriche, in Francia, come in Germania, il Governo ha stanziato dei contributi: inizialmente questi arrivavano a 10mila euro e l’età di rottamazione dell’auto vecchia doveva essere di almeno 12 anni per i veicoli a combustione, sia benzina che Diesel.
La recente variazione ha ristretto i vantaggi, limitando il contributo massimo a 8.500 euro e alzando l’età minima per la rottamazione dell’usato a 17 anni per il benzina e 21 per il Diesel. Il comportamento degli automobilisti fa allontanare l’obiettivo di dire addio ai motori termici nel 2040.