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Australia: futuro rallentamento o crescita? Uno sguardo allo stato dell’economia
martedì 23 giugno 2015, di
La Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere il tasso ufficiale di sconto al minimo storico del 2.00%. La banca australiana ha spiegato che anche se l’economia ha subito una crescita, le spese delle famiglie stanno aumentando e le esportazioni crescendo, ci sono ancora dei problemi da risolvere.
Uno di questi problemi è la debolezza nelle cosidette “spese in conto capitale”. Un altro è la “crescita lenta nei costi del lavoro”. A parte questo, il governatore della RBA Glenn Stevens ha affermato lo scorso 10 giugno che la banca australiana “rimane aperta alla possibilità di un ulteriore allentamento”.
Ecco uno sguardo allo stato dell’economia australiana al momento.
Crescita
Il Pil aggiornato del primo tremestre 2015 dell’Australia è cresciuto del 2.3% (precedente 2.5%) su base annua, e 0.9% (precedente 0.5%) su base trimestrale, il che è positivo. Ma se diamo uno sguardo più attento allo stato dell’economia, potremmo notare qualcosa di diverso.
Ad esempio, i nuovi investimenti privati agli attuali prezzi, hanno perso il 3.1% su base trimestrale e un preoccupante 5.4% su base annuale. Anche il settore delle costruzioni ha subito una contrazione dello 0.8% su base trimestrale e 2.9% su base annuale. Ciò, insieme ad altri fattori, ha spinto molti analisti a prevedere un profondo rallentamento per i mesi successivi.
E, per aggiungere benzina sul fuoco, il report sulla bilancia commerciale di Aprile ha riportato cifre peggiori di quanto previsto, mostrando un deficit di 3.888 miliardi di dollari australiani, come risultato della temporanea chiusura dei porti per le impervie condizioni climatiche.
Si pensa che questo sia il peggiore deficit storico, rompendo quello dei 3,881 miliardi di Febbraio 2008.
Occupazione
L’Australia ha aggiunto 42,000 posti di lavoro e ha portato giù il tasso di disoccupazione ad un minimo annuale del 6% dal precedente 6.1%, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto stabile al 64.8%. Anche i posti di lavoro full-time sono aumentati di 14,700 unità, mentre quelli part-time di 23,700. In passato abbiamo notato considerevoli revisioni nei dati sul fronte occupazione, e una possibile motivazione potrebbe essere rappresentata dal taglio del budget e il downsizing secondo l’Australian Bureau of Statistics.
Spesa consumatori e Sentiment
Il sentiment dei consumatori è sceso del 6.9% attestandosi a 95.3 a giugno, che è la “lettura peggiore dall’inizio dell’anno”. Stranamente, l’indice sulle “prospettive di disoccupazione” è aumentato del 3.8%, indicando che la perdita di posti di lavoro rappresenta una reale preoccupazione. Sembra anche che i consumatori stiano diventando più riluttanti a spendere, con il sottoindice del potere d’acquisto per le famiglie in declino del 2.5% per giugno dopo il declino di maggio dell’1.0%. Ciò è stato confermato dalle vendite al dettaglio di Maggio che non hanno riportato alcun aumento (0.0% effettivo, 0.2% precedente). Inoltre, i prestiti immobiliari di maggio sono scesi dall’1.5% all’1.0%.
Condizioni economiche
L’indice di fiducia delle imprese della National Australia Bank (NAB) di maggio è salito da tre a sette punti, il che comporta un aumento dell’ottimismo e inoltre rappresenta il più alto livello da agosto 2014. Nel frattempo, l’indice sulle condizioni delle imprese del NAB è aumentato da quattro a sette punti, indicando che le imprese sono in leggero miglioramento. Infine, il PMI Manifatturiero AIG è salito al 52.3 dal precedente 48.0, mentre l’indice PMI dei servizi si è attestato al 49.6 (precedente 49.7).
Inflazione
L’Australia pubblica i suoi dati sull’inflazione su base trimestrale, quindi non avremo alcun aggiornamento fino al prossimo 22 luglio. Abbiamo però i dati relativi all’inflazione del primo trimestre 2015.
L’indice dei prezzi al consumo headline e versione core hanno riportato risultati contrastanti, in quanto l’indice CPI headline su base annua è sceso all’1.3% dall’1.7%, mentre l’indice versione core è aumentato al 2.3% dal 2.1%.
Riassunto
In generale, l’economia australiana non è in cattive condizioni, ma le prospettive future sono tutt’altra cosa. La decisione della RBA di mantenere i tassi a livelli bassi da record sembra essere una decisione prudente, ma se il sentiment dei consumatori e le spese continueranno a peggiorare, allora l’apertura della RBA ad un ulteriore allentamento potrebbe essere messa in discussione.
Fonte: Babypips