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Australia: RBA potrebbe tagliare ancora i tassi. Aussie può tornare a 0,75?
mercoledì 20 maggio 2015, di
Le minute della Reserve Bank of Australia hanno fatto intendere che esistono ancora margini per ulteriori tagli al cash rate, di recente abbassato al 2%, ovvero il livello più basso di sempre. Dai verbali dell’ultima riunione della RBA emerge così un tono più accomodante rispetto alle dichiarazioni rilasciate dal governatore Gleen Stevens immediatamente dopo l’annuncio dell’ultimo haircut sui tassi di interesse. Resta comunque una generale mancanza di chiarezza sull’orientamento di politica monetaria dell’istituto di Sidney.
In realtà è la stessa RBA a non voler fornire troppe indicazioni sul futuro andamento dei tassi di interesse da qui ai prossimi mesi, mantenendo così un atteggiamento neutrale e riservandosi la facoltà di intervenire in base all’andamento dell’economia. L’Australia sta crescendo a buoni ritmi, ma palesa ancora difetti strutturali dovuti all’eccessiva dipendenza dal partner commerciale più importante, ovvero la Cina, che di recente ha pubblicati dati macro poco convincenti soprattutto sul fronte della produzione industriale.
Per quanto riguarda il mercato immobiliare australiano, un eventuale taglio dei tassi non dovrebbe creare grossi problemi visto che i prezzi sono in calo un po’ dappertutto tranne che a Sidney e Melbourne. Sul forex il tasso di cambio AUD/USD potrebbe tornare a perdere valore, dopo aver messo a segno un significativo rimbalzo dai bottom di area 0,7530, toccati a inizio aprile scorso.
L’Aussie è riuscito a salire fin sopra 0,8160, ma ora il sentiment sta cambiando tanto che la quotazione è già scesa sotto 0,79. La ripartenza degli short e le aspettative di un nuovo allentamento della politica monetaria della RBA potrebbero favorire un ritorno in area 0,75, con l’aggiornamento dei minimi annuali. D’altronde le banche d’affari ritengono che la discesa dell’Aussie non sia ancora giunta al termine e la stessa RBA (ma anche funzionari governativi) hanno auspicato un valore più basso del dollaro australiano.