Home > Altro > Archivio > Aumento prezzo sigarette in vista: prossimo rincaro fino a 50 centesimi

Aumento prezzo sigarette in vista: prossimo rincaro fino a 50 centesimi

giovedì 14 novembre 2013, di Valentina Brazioli

Ogni qualvolta è in vista un aumento del prezzo delle sigarette, le reazioni tra gli italiani sono contrastanti. C’è chi esulta, sperando in un deterrente finalmente efficace per spingere anche i fumatori più accaniti ad abbandonare un vizio che compromette salute e portafoglio; c’è invece chi si indigna, poichè schiavo di una dipendenza non facile da sconfiggere, e sulla quale lo Stato italiano forse non fa abbastanza prevenzione, limitandosi a lucrare su un prodotto che effettivamente provoca malattie spesso gravissime (se non mortali).

Aumento sigarette causato da incremento accise

Fatto sta che, come al solito, il nodo è il classico aumento delle accise, storico salvadanaio di ogni Governo italiano, indipendentemente dal suo colore politico. Ma stavolta a lamentarsi non sono i petrolieri, presagendo l’ennesimo rincaro della benzina, bensì i rappresentanti delle potenti industrie del tabacco: nello specifico, a denunciare il prossimo aumento sulle sigarette (da 30 fino a 50 centesimi) è Giovanni Carucci, vicepresidente per l’Italia di British American Tobacco, che ha partecipato oggi a un’audizione tenutasi presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati.

+ 50 centesimi per le sigarette dal prezzo più basso

Difficile solidarizzare con i rappresentanti di un’industria dai risvolti tanto negativi per la nostra salute, tuttavia è doveroso segnalare ciò che è stato segnalato: la modifica della struttura delle accise allo studio del Governo, infatti, porterebbe a un aumento di 50 centesimi per le sigarette più economiche, e di 30 centesimi per le sigarette di medio prezzo. Nessun rincaro, invece, per le sigarette più esose.

In sei anni il prezzo delle sigarette aumentato del 25%

Una bella batosta per i fumatori incalliti, quindi, che negli ultimi anni hanno già visto crescere in maniera esponenziale il prezzo delle sigarette: si stima infatti che, dal 2007 al 2012 ci sia stato un rincaro di ben il 25%. Il vero "accanimento" da parte dello Stato italiano, invece, secondo la British American Tobacco, dovrebbe incentrarsi sul contrabbando: la lotta a questo fenomeno dilagante, infatti, se portasse anche solo al recupero di un punto percentuale di indotto, potrebbe garantire all’Erario 125 milioni di euro all’anno.

Sigarette sempre più in crisi

Come qualsiasi altro settore economico, infatti, la British American Tobacco punta alla tutela della concorrenza tra competitor: per questo segnala che un ulteriore aumento delle accise non provocherebbe un aumento nelle entrate dello Stato italiano, bensì darebbe vita a una spirale negativa, caratterizzata dall’aumento del prezzo delle sigarette, relativo calo dei consumi, crescita del contrabbando, nuovo incremento delle accise, e così via. Emerge in questo modo, da parte degli industriali del settore, una preoccupazione molto concreta: che lo Stato prosegua nell’intento di far cassa attraverso le accise sulle sigarette, portando invece a un ulteriore tracollo della domanda di mercato, in costante declino in seguito all’aumento dei prezzi e dell’Iva nel corso del 2011. In sintesi, la conseguenza di questo nuovo incremento sarebbe uno solo, secondo Carucci: spingere i fumatori verso i prodotti di contrabbando.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.