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Bund in ribasso: un’opportunità di investimento grazie agli ETF

lunedì 21 gennaio 2013, di Renato Frolvi

Negli ultimi giorni della scorsa settimana l’evento che ha colpito la nostra attenzione è stato il mercato primario dei titoli governativi spagnoli. Vedere l’asta di un Bono 2041 chiusa ad un rendimento del 5,70% contro il 6% della precedente asta ci ha fatto un certo effetto.

Ci pare un segnale evidente che continua ad affluire denaro sui governativi periferici della UE.
Contemporaneamente notiamo un Bund a 10 anni all’1,60%. Mi ricordo che il Bund rendeva circa l’ 1.18% nella seconda meta’ di luglio 2012.

Stessa sorte per il treasury americano a 10 anni … il rating AAA sta aumentando i rendimenti e i suoi prezzi stanno scendendo… il trend di fuga dagli asset cosidetti “free risk” continua .

Che fare? Potremmo oggi vendere a termine il Bund 10 anni per poi ricomprarlo domani a prezzi piu’ bassi e lucrare la differenza di prezzo .

Lo si puo’ fare con i derivati , cioe’ aprendo posizioni corte sul bund future quotato sul circuito Eurex. Ma investire in derivati e’ rischioso e richiede deposito cauzionale iniziale e depositi giornalieri da regolare. Un po’ macchinoso e forse non adeguato al profilo di rischio del risparmiatore medio.

Tuttavia esiste un ETF che replica una vendita a termine del Bund a 10 anni , cioè che scommette sul rialzo dei rendimenti del bund decennale (quindi sul ribasso dei prezzi ) ed è anche quotato sul mercato azionario italiano: si chiama BUND2S .

Comprare questo ETF non comporta alcun deposito cauzionale ne’ margini di variazione ma replica la strategia con i derivati .

Guardatevi ora il grafico del BUND2S dal 2010: il prezzo dell’ ETF era sceso perche’ il rialzo dei prezzi del bund aveva fatto crollare i rendimenti sino ai livelli ultra-bassi della fine luglio 2012.

Ma ora? Tutto l’ opposto. I rendimenti ora stanno salendo e quindi i prezzi del BUND a 10 anni stanno scendendo , quindi questo ETF che scommette sul ribasso dei prezzi del decennale sta aumentando il proprio valore, e i prezzi di questo ETF sono prossimi alla rottura della media mobile a 200 giorni che, solitamente significa un cambiamento del trend di lungo periodo.

Quindi il posizionamento sul BUND2S potrebbe dare soddisfazioni da qui alla fine dell’ anno per chi scommette sui rialzi del rendimento del decennale tedesco, ovviamente con percentuali minime di peso in un portafoglio bilanciato, poiche’ si tratta di ETF costruito con derivati , di tipo 2S ( “ double short “ cioe’ raddoppia la performance di una posizione corta su bund 10Y).

E questo a conferma dello scenario di medio termine, che abbiamo già descritto in un nostro precedente articolo, laddove stimavamo il bund 10Y arrivare al 2% di rendimento entro la fine del 2013.

Renato Frolvi
Gestore Obbligazionario

N.B.: le opinioni contenute nel presente articolo sono espresse a titolo esclusivamente personale e non coinvolgono la responsabilità’ di ForexInfo.it ne’ di altri soggetti terzi. Ne’ costituiscono invito alcuno alla sollecitazione al pubblico risparmio .

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