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Assegno circolare: guida alla compilazione
martedì 9 febbraio 2016, di
L’assegno circolare è un metodo di pagamento molto diffuso che consente il trasferimento di denaro da una banca emittente a un soggetto beneficiario. Come deve essere compilato?
L’assegno circolare viene rilasciato dalla banca dopo aver ottenuto l’apposita autorizzazione della Banca Centrale ed è emesso gratuitamente, in quanto la banca può disporre delle somme raccolte per il numero di giorni che intercorre dal giorno di emissione a quello della riscossione senza corrispondere interessi.
Anche Poste Italiane mette a disposizione dei suoi correntisti l’assegno circolare. L’ assegno circolare postale deve essere richiesto direttamente in Filiale e per importi di cui il conto corrente è fornito.
Assegno circolare: che cos’è e cosa succede quando viene richiesto?
L’assegno circolare è un titolo di credito a vista mediante il quale una banca chiamata emittente promette di pagare una certa somma di denaro a favore di un soggetto indicato,chiamato beneficiario.
Nell’assegno circolare, conosciuto anche come A/C, figurano due soggetti:
- l‘emittente, ovvero la banca che si impegna a effettuare il pagamento a vista (cioè all’atto della prestazione);
- il beneficiario, ovvero il soggetto a cui verrà consegnato o inviato l’assegno e che lo presenterà in banca per la riscossione o lo trasferirà ad altri.
Prima di rIchiedere un assegno circolare il richiedente deve versare il denaro alla banca emittente che gli consegna l’assegno circolare. Il richiedente a questo punto indica un beneficiario e glielo consegna.
Il beneficiario a sua volta presenta l’assegno per il pagamento alla banca emittente o alla sua banca. Infine la banca emittente promette di pagare l’assegno al beneficiario. La scadenza per la riscossione dell’assegno circolare è fissata entro 30 giorni dalla data di emissione.
Assegno circolare: come si compila?
La compilazione dell’assegno circolare è compito della banca ma è bene sapere che ogni assegno circolare deve contenere:
- la denominazione di assegno circolare;
- la promessa di pagare a vista una somma determinata;
- l’indicazione del beneficiario;
- l’indicazione della data e del luogo di emissione;
- la firma della banca emittente.
Con la firma la banca emittente si assume l’obbligo di pagare a vista l’assegno circolare e impegna tutte le altre dipendenze della stessa banca a effettuare tale pagamento alla presentazione dell’assegno.
È obbligatorio che sia indicato il beneficiario con nome e cognome (se si tratta di una persona fisica) oppure con ragione o denominazione sociale (se si tratta di una società). L’assegno circolare dunque non può essere emesso al "portatore".
L’assegno circolare deve inoltre contenere l’importo, scritto a cifre e in lettere, che la banca emittente si impegna a pagare a vista.
Assegno circolare: qual è la differenza con l’assegno bancario?
L’assegno circolare si distingue dall’assegno bancario in quanto il primo viene firmato ed emesso direttamente dalla banca che si occupa di trattenere la somma indicata nell’assegno dal conto di chi lo emette, mentre il secondo viene firmato dal correntista (sebbene venga emesso sempre dalla banca).
Inoltre a differenza di un assegno bancario, che potrebbe risultare scoperto quando tentiamo di riscuoterlo, l’assegno circolare ci da la certezza dell’effettiva presenza dei soldi. La banca infatti emette un assegno circolare solo quando l’importo dell’assegno è realmente disponibile nel conto corrente e la “blocca” per garantirne la disponibilità fino alla riscossione.
Assegno circolare: come evitare le truffe?
Non è raro che gli assegni circolari vengano falsificati. Per verificare che l’assegno non sia falso bisogna chiamare la nostra banca e chiedere di verificare il “bene emissione” per l’assegno circolare in questione. La banca si informa riguardo l’esistenza e l’emissione dell’assegno, verificando che non sia falso (certifica il “benemesso”).
Un’ulteriore precauzione consiste nell’utilizzare assegni circolari forniti di un quadro di controllo a cifre da annullare o perforare al momento dell’emissione o moduli di carta speciale dove c’è l’indicazione dell’importo massimo: ad esempio, un assegno circolare di 6 mila euro potrà essere emesso utilizzando un modulo valido fino a 10 mila euro.
Se si teme invece che l’assegno possa essere smarrito o sottratto si può includere la clausola “non trasferibilità” che impedisce la circolazione dell’assegno. L’assegno circolare non trasferibile può essere incassato solo dal beneficiario.