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IRPEF: addizionali comunali 2014
sabato 5 aprile 2014, di
I Comuni italiani possono istituire l’addizionale Irpef (chiamata generalmente "Addizionale comunale"), stabilita in una misura che - di norma - non può superare lo 0,8%: qualora il Comune desideri poter implementare un’addizionale più onerosa della proporzione appena ricordata, dovrà chiederne una esplicita deroga.
In proposito, ricordiamo che anche per il 2014 è riconsociuta ai Comuni la possibilità di introdurre una soglia di esenzione per il pagamento dell’addizionale comunale Irpef: in altri termini, la singola municipalità potrà ben decidere di applicare un limite di reddito al di sotto del quale l’addizionale stessa non sarà dovuta (in merito, ricordiamo altresì che la soglia di esenzione non costituisce una franchigia).
Ancora, segnaliamo come i Comuni hanno la possibilità di stabilire una molteplicità di aliquote differenziate tra loro, da articolarsi sulla base degli scaglioni di reddito che vengono stabiliti per l’Irpef a livello nazionale, con i consueti criteri di progressività: in ogni caso - ipotesi che avviene in ben più di qualche Comune - è possibile optare per un’aliquota unica che vada a sostituire l’alternativa delle aliquote differenziate.
Le alternative di cui sopra, si intende, sono uniche: in altre parole, il Comune non può creare degli scaglioni personalizzati di reddito, nè un numero di aliquote che sia inferiore a quello previsto per l’Irpef nazionale. Pertanto, la municipalità dovrà necessariamente scegliere se applicare un’aliquota unica, o cinque aliquote per i cinque differenti scaglioni di reddito.
Stabilito quanto sopra, cerchiamo di comprendere chi debba pagare l’addizionale Irpef, e in che modo poter comprendere quale sia il peso dell’addizionale Irpef per il proprio Comune. Per quanto attiene il primo quesito, segnaliamo come l’addizionale sia dovuta a quel Comune nel quale il contribuente ha il proprio domicilio fiscale alla data del 1 gennaio dell’anno cui viene riferito il pagamento della stessa addizionale.
Il versamento viene effettuato in acconto e a saldo: quest’ultimo pagamento viene generalmente effettuato direttamente dal sostituto di imposta (cioè, dal datore di lavoro) in 11 rate da gennaio a novembre dell’anno successivo: l’acconto è invece stabilito nella misura del 30% dell’addizionale che è calcolata applicando l’aliquota al reddito imponibile dell’anno precedente.
Per quanto infine concerne le possibilità di "conoscenza" della misura dell’addizionale comunale Irpef, le recenti indicazioni di "trasparenza" vengono in nostro soccorso: l’amministrazione finanziaria ha infatti l’obbligo di pubblicare le aliquote dell’addizionale comunale Irpef sul proprio portale di riferimento. Basterà dunque una rapida consultazione per scoprire quale sia l’incidenza dell’addizionale Irpef nel proprio Comune di domicilio.