Home > Altro > Archivio > Accorpamento Forestale-Carabinieri in esame da parte del Comitato Europeo (…)

Accorpamento Forestale-Carabinieri in esame da parte del Comitato Europeo dei diritti sociali

martedì 26 settembre 2017, di Sveva De Angelis Coccanari

Era il 2016 quando la riforma voluta dal Governo Renzi, con la legge delega Madia venne attuata e si decise che vi sarebbe stato l’accorpamento tra il corpo della forestale e l’arma dei carabinieri.

La discussione sulla legittimità della riforma Madia era già stata rinviata dal Tar dell’Abruzzo alla Corte Costituzionale. Ora sarà anche il Comitato Europeo dei diritti sociali, un organo che cura il rispetto dei diritti sociali e dei diritti dei lavoratori degli Stati Europei e che fa parte del Consiglio d’Europa, ad esaminarne la legittimità. Il ricorso dei sindacati dell’ex Corpo Forestale è infatti riuscito ad arrivare fino a tale Comitato che si occuperà di verificare se la riforma sia ammissibile dal diritto europeo e in particolare se non violi la Carta Sociale Europea.

Accorpamento Forestale-Carabinieri: interviene il Comitato Europeo

La decisione è stata presa il 13 settembre scorso, a farlo sapere è l’avvocato Egidio Lizza, che assiste personale e sigle sindacali dell’ex Corpo, Ugl-Cfs e Sapaf.

Il tentativo del Comitato di occuparsi di tale questione ha incontrato il dissenso del Governo Italiano. Infatti, come il governo aveva fatto notare al comitato, dal 1 Gennaio 2017 i forestali, grazie alla riforma, avevano perso la rappresentatività sindacale e pertanto non vi era nessun istituto collettivo che avrebbe potuto tutelare e rappresentare, a livello europeo, i diritti degli ex forestali.

Il Comitato ha però respinto tale osservazione e ha deciso di proseguire avvalendosi forse anche del punto di vista di altri stati europei e delle organizzazioni internazionali.

Accorpamento Forestale-Carabinieri: le parole dell’avvocato Lizza

L’avvocato Egido Lizza in merito alla questione ha dichiarato:

E’ un ulteriore importante passo avanti nel percorso che ci auguriamo porti alla cancellazione di questa cattiva riforma. L’organismo europeo valuterà, come potrà fare la Corte Costituzionale italiana, se a tali dipendenti civili dello Stato sia stata, da un atto del Governo, cancellata la libertà di scegliere la propria professione, imponendo il ruolo di militare qual è quello degli appartenenti all”Arma dei Carabinieri. Essendo venute meno, con la riforma, le tutele sindacali prima godute dai Forestali in modo analogo ad ogni altro dipendente dello Stato, il Comitato verificherà se ciò sia incompatibile, come crediamo, con le regole europee e internazionali in materia di lavoro pubblico.

Come ha avuto occasione di spiegare l’avvocato Lizza alla fine la decisione che sarà presa dal Comitato europeo verrà trasmessa all’Assemblea parlamentare e al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa.

Maurizio Catto, Marco Moroni e Danilio Scipio, ex rappresentati sindacali del personale, stanno seguendo la vicenda sperando che essa si concluda con la comprensione, da parte del governo italiano, del danno che attualmente questa riforma sta portando.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.