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730 precompilato: le novità proposte dalla Legge di Stabilità 2016

lunedì 14 dicembre 2015, di Roberto Rais

I 730 precompilato erroneamente compilato o tardivamente inviato non genererà sanzioni in capo ai sostituti di imposta. O, almeno, non lo farà per quanto concerne il 2015 (con periodo di imposta 2014), visto e considerato che il governo ha ribadito ulteriormente il carattere sperimentale dell’introduzione del modello di dichiarazione dei redditi precompilato, che ha imposto agli intermediari del fisco di procedere con una serie di modifiche e di adeguamenti procedurali.

Dunque, nessuna sanzione sarà applicata ai sostituti di imposta, centri di assistenza fiscale e contribuenti che hanno commesso degli errori per la dichiarazione dei redditi 2015 (su periodo 2014), e che temevano di subire l’applicazione di esborsi pecuniari per aver trasmesso dati errati all’Agenzia delle Entrate.
L’applicazione delle sanzioni non è tuttavia annullata, anzi: si conferma, per il 2016, la piena imposizione di eventuali esborsi utili a scoraggiare tardivi invii o errate trasmissioni dei dati e delle certificazioni uniche all’Agenzia delle Entrate.

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730 precompilato: le novità dalla Legge di Stabilità 2016

Si tenga inoltre conto che nello stesso emendamento proposto dal governo alla legge di stabilità 2016, con il quale viene introdotta tale "sanatoria", vengono anche introdotte alcune conferme sugli obblighi in capo alle strutture sanitarie e medici che dall’anno di imposta 2015 (dunque, rileva per la dichiarazione 2016), dovranno inviare tramite sistema tessera sanitaria le indicazioni relative alle prestazioni erogate ai clienti che non abbiano esplicitamente presentato il proprio diniego all’invio.

In tal proposito, la decorrenza per le casse sanitarie che dovranno inoltrare, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata, le informazioni relative alle spese funebri e ai costi di frequenza universitari, viene esplicitamente fissata a partire dall’anno di imposta 2015.

Si ricordi, in merito, che la legge di stabilità 2016 ha altresì apportato alcune modifiche in materia di detrazioni, e che nella dichiarazione dei redditi precompilata potrà essere detratto fino a un massimo di 1.550 euro del totale delle spese funebri (peraltro, legittimati alla detrazione non sono solamente i parenti del deceduto, ma anche tutti coloro che hanno sostenuto la spesa).

Per quanto infine concerne le spese relative alla frequenza dei corsi universitari, con la legge di stabilità si prevede che per gli atenei che non rientrano tra quelli statali, la detraibilità massima sia parificata a quella degli istituti non privati, e che subisca variazioni a seconda della facoltà. Il Ministero dell’istruzione varerà apposito decreto entro il 31 dicembre, al fine di apportare maggiore chiarezza su tale fronte.

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