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7 ottobre, Letta: "il ventennio è finito". Riflettori puntati sulla legge di stabilità

lunedì 7 ottobre 2013, di Marta Panicucci

Letta assicura "il ventennio è finito". L’attuale premier parlando di Silvio Berlusconi afferma che ormai il ventennio di dominio politico del Cavaliere è finito e fa spazio alla candidatura di Angelino Alfano come leader del Popolo della Libertà.

Impegno importante per il premier Letta nelle prossime settimane: dopo la conferma della fiducia del parlamento adesso è tempo di stendere la legge di stabilità.

Intanto a Lampedusa continuano le ricerche in mare per recuperare i corpi della vittime del naufragio di giovedì scorso.

Forexinfo racconta il paradosso dell’euro: un’economia debole e una valuta forte.

Letta: il ventennio è finito

Repubblica propone il video in cui Letta spiega come si è arrivati al voto di fiducia del suo governo e cosa è successo all’interno del Pdl:

Letta continua lodando il coraggio del vicepremier:

"Alfano ha assunto una leadership molto forte e molto marcata, è stato sfidato ed ha vinto la partita". Ammette di "fidarsi molto dei cinque ministri del Pdl" che "hanno dimostrato saggezza". E spiega la sua esclamazione "Grande!" pronunciata quando Silvio Berlusconi ha annunciato in Senato che avrebbe votato la fiducia: "Era una battuta ironica, tutto mi sarei aspettato tranne quella giravolta".

Ma Alfano respinge le dichiarazioni di Letta affermando che non ci saranno ingerenze da parte dei membri del Partito democratico in questo momento di travagliato confronto all’interno del Popolo della libertà.

Intanto Silvio Berlusconi ha deciso di scontare la pena per la condanna per frode fiscale affidandosi ai servizi sociali:

Se non ci sono cambi di indirizzo, entro la prossima settimana depositeremo la richiesta per un eventuale affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi». Lo ha detto il professor Franco Coppi, uno dei difensori dell’ex premier condannato definitivamente a quattro anni di reclusione, tre dei quali coperti da indulto, per la sentenza defintiva sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. L’ex premier sarebbe arrivato a questa scelta non senza travaglio, dopo aver valutato attentamente tutti i pro i contro con i suoi legali e con i figli.

Letta e la legge di stabilità

Nel corso dell’intervista a Skytg 24 il premier Letta assicura che in sede di legge di stabilità verrà tagliata la spesa pubblica e di conseguenza ridotte le tasse che gravano sui cittadini:

«Carlo Cottarelli - ha detto Letta - deve fare bene il suo lavoro perché per ridurre le tasse bisogna ridurre la spesa pubblica, fare bene dismissioni e privatizzazioni del patrimonio pubblico, prendere i soldi dall’evasione fiscale e recuperare i soldi che stanno in Svizzera e all’estero, far ripartire la crescita. Tagliare la spesa pubblica é essenziale e Cottarelli é la persona giusta ma dovrà avere il tempo giusto».

Naufragio a Lampedusa

La stima ufficiale conta 195 morti tra donne, uomini e bambini:

”Sono tutti attaccati uno con l’altro, ognuno avrà non più di 30 centimetri di spazio, ci sono pile di uomini e donne nella stiva del peschereccio“. Così uno dei sub che oggi è sceso sott’acqua davanti a Cala Croce a Lampedusa, per recuperare i cadaveri dei migranti morti nel naufragio del giovedì scorso. Ad accogliere i primi corpi ritrovati sul molo Favarolo è arrivata il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, giunta sull’isola stamattina. Il ministro per l’Integrazione si dice favorevole a cambiare la legge Bossi-Fini. Lo ha detto dopo avere incontrato i 155 superstiti del naufragio. “Nei prossimi giorni ci sarà un coordinamento interministeriale”, ha detto la Kyenge. “Bisogna cambiare l’approccio”, ha detto il ministro, ribadendo che non deve essere più “repressivo”.

Il paradosso dell’euro

Negli ultimi mesi l’euro ha guadagnato molto terreno nei confronti delle altre valute. Si è apprezzato sul dollaro americano e sullo yen, ma anche su altre valute più forti come il dollaro australiano e quello canadese:

Eppure l’economia dell’area euro è una delle più in difficoltà del pianeta e fino all’estate del 2012 si parlava addirittura di una possibile disgregazione dell’unione monetaria, senza contare i timori di default per una serie di paesi indebitati fino al collo come la Grecia, la Spagna e l’Italia.

Per approfondire: Il paradosso dell’euro: economia debole e valuta forte. Ecco i fattori che sostengono l’ascesa della moneta unica

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