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250mila posti di lavoro in meno nel 2013: autunno bollente in arrivo?
martedì 23 luglio 2013, di
Da una parte le voci che affermano l’inizio di una ripresa entro la fine del 2013. Dall’altra numeri, dati e cifre che smentiscono quelle stesse voci. Consumi, Pil, produzione industriale e, ultimi ma non per importanza, dati sul lavoro. Come qulli diffusi dal sistema Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro: 250mila posti di lavoro in meno nel 2013, calo di 112mila contratti rispetto al 2012.
La preoccupazione della Cisl
La Cisl manifesta la propria preoccupazione, affermando che la crisi economica non cessa, producendo conseguenze sociali devastanti per giovani, donne, lavoratori, pensionati, soprattutto nel Mezzogiorno. E così, dopo la profezia di Casaleggio e la conferma di Graziano Delrio, anche il sindacato annuncia: "In autunno la situazione potrebbe aggravarsi".
750mila nuove assunzioni
Di contro ci saranno circa 750mila assunzioni complessive previste nel 2013, ma ciò non basta a compensare le perdite e il calo occupazionale. Insomma, sostanzialmente saranno le uscite a superare le entrate e non viceversa. Perché coloro che perderanno il lavoro ammontano a 1 milione. Da qui emerge la differenza, con quella perdita di 250mila posti di lavoro che preoccupa.
Le imprese che soffriranno di più
Per il ministro del Lavoro Enrico Giovannini sono le piccole imprese a soffrire di più, perché puntano prevalentemente sul mercato interno. Meglio invece le aziende mirate all’export. Le imprese colpite di più saranno quelle con meno di 10 dipendenti, mentre anche quelle del settore edile, del commercio al dettaglio e del settore turistico soffriranno molto.
La luce in fondo al tunnel è ancora lontana.