L’istituto Markit con cadenza mensile pubblica i dati relativi all’indice PMI dei servizi che misura il livello di diffusione dell’industria dei servizi sulla base di una campionatura dei direttori agli acquisti.
PMI, infatti, sta per Purchasing Managers’ Index (Indice dei direttori agli acquisti): ai direttori agli acquisti viene sottoposta un’indagine riguardo a diversi aspetti dell’andamento aziendale, come ad esempio: numero di impiegati, andamento della produzione, nuovi ordini, prezzi, inventari e distributori.
La produzione reagisce velocemente alle condizioni dei mercati e quella dei direttori agli acquisti è considerata come la prospettiva migliore da cui guardare l’economia di un’azienda. Il PMI dei servizi è uno dei principali indicatori dello stato di salute di un’economia.
Circa due minuti prima di essere rilasciati ufficialmente, i dati vengono forniti agli abbonati di Thomson Reuters.
Valore di riferimento per questo indice è il 50.0: al di sopra di tale soglia i valori indicano un’espansione dell’industria, mentre al di sotto segnalano una contrazione.
Quando il valore pubblicato è superiore a quello previsto è possibile supporre un apprezzamento dell’Euro.
Pur trattandosi dello stesso indicatore, Markit rilascia il dato in relazione a differenti paesi e, per ognuno di questi, la differenza sta nel numero delle aziende che vengono prese a campione:
- Italia: 450
- Spagna: 300
- Francia: 300
- Germania: 500