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Primarie Pd: la Finocchiaro con Orlando, chi altro è pronto ad abbandonare Renzi?

mercoledì 1 marzo 2017, di Alessandro Cipolla

Anna Finocchiaro alle primarie Pd voterà come nuovo segretario Andrea Orlando. Questa è la presa di posizione abbastanza a sorpresa dichiarata dal ministro nel corso di un videoforum su Repubblica TV.

Matteo Renzi quindi non potrà contare sul sostegno di una big del partito come Anna Finocchiaro nelle primarie del 30 aprile, con l’attuale ministro dei Rapporti con il Parlamento che non ha neanche risparmiato qualche stoccata all’ex premier.

Quello della Finocchiaro però non potrebbe essere l’unico abbandono tra le file dei sostenitori di Matteo Renzi, con diversi altri parlamentari alle prese con più di un mal di pancia e che sarebbero pronti a sostenere anche loro Orlando.

Dopo la scissione, Renzi quindi deve continuare a monitorare la situazione all’interno del Pd. Oltre alla Finocchiaro, vediamo allora chi altro potrebbe schierarsi contro l’ex premier alle primarie del prossimo 30 aprile.

Primarie Pd: la Finocchiaro con Orlando

Anna Finocchiaro sosterrà la candidatura a segretario Pd di Andrea Orlando alle prossime primarie del 30 aprile. Il ministro quindi torna alle origini, schierandosi con un candidato più apertamente vicino all’area di sinistra del partito rispetto a Renzi.

Una decisione questa che sicuramente non sarà stata presa bene da Matteo Renzi, che aveva nominato la Finocchiaro presidente della commissione Affari Costituzionali durante il suo governo, mentre poi Gentiloni l’ha promossa a ministro dei Rapporti con il Parlamento.

Oltre a dichiarare il proprio sostegno alla candidatura di Orlando, la Finocchiaro ha preso anche le distanze dall’ex premier, dichiarando di essere sempre stata leale con lui però mai filo-renziana.

Il mio candidato è Orlando, perché riconosco a lui la stessa intenzione e capacità, quella di essere in grado di affrontare questo lavoro. Non sono mai stata filo-renziana. Con lui sono stata sempre leale e autonoma.

Andrea Orlando quindi potrà contare sul prezioso appoggio di Anna Finocchiaro, una della vecchia guardia essendo entrata in Parlamento nel 1987 con il Pci per poi attraversare tutta l’epopea del partito fino alla recente scissione dei bersaniani.

Oltre alla Finocchiaro però, sono tanti i parlamentari che non sono più convinti che sostenere la corsa di Matteo Renzi sia per loro la cosa più giusta. Al momento però l’ex premier sembrerebbe riuscire a tenere ancora le proprie fila serrate.

Chi altro è pronto ad abbandonare Renzi?

Renzi perde un esponente di peso come la Finocchiaro ma ancora può contare su un largo sostegno all’interno del Pd. Il favorito numero uno alle primarie rimane lui, ma questi segnali non sono da prendere sotto gamba.

Anna Finocchiaro è una politica esperta e navigata, il dichiarare pubblicamente il suo appoggio ad Orlando voltando le spalle all’ex segretario sa bene che potrebbe costarle un posto al sole nel listone delle prossime elezioni.

A sostenere Orlando c’è lo zoccolo dura della sinistra del Pd che non ha accettato di lasciare il partito e aderire a Democratici e Progressisti. A tirare le fila di questa corrente ci sono Cesare Damiano e Gianni Cuperlo, da sempre molto vicino a Massimo D’Alema.

Gli scontenti di Renzi nel Pd non sono pochi, ma molti continuano a rimanere leali all’ex premier più per fedeltà alla propria corrente che per convinzione. In quest’ottica fondamentale è il ruolo di Dario Franceschini e della sua Areadem.

Areadem è la corrente che fa capo all’attuale ministro dei Beni Culturali, un plotone di quasi un centinaio di parlamentari tra deputati e senatori. Un gruppo capace di spostare gli equilibri, essendo il più numeroso all’interno del Pd.

Dopo l’addio della Finocchiaro, Franceschini ha subito riunito i suoi confermando il loro sostegno a Renzi. I malumori però all’interno della corrente ci sono e non sono pochi.

Oltre ad aver perso sostanzialmente la fiducia verso l’ex segretario, molti di Areadem temono che anche dopo esser rimasti fedeli a Renzi non possano poi trovare posto nelle posizioni blindate della lista per le prossime elezioni.

Sostanzialmente, le correnti all’interno del Pd sono tante e Renzi non può garantire in cambio del loro sostegno un posto sicuro in lista a tutti in caso che venga eletto segretario.

Un fattore questo che potrebbe spingere altri parlamentari a fare come la Finocchiaro, andando a rimpinguare lo schieramento di Andrea Orlando che al momento sembrerebbe essere lo sfidante numero uno dell’ex premier.

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