Come diventare personal trainer e quanto si guadagna?

Come diventare e quanto guadagna un personal trainer?

Queste sono le domande che in molti, frequentando il mondo delle palestre, si sono posti su questa professione ultimamente così in voga.

Chiedersi quindi come si fa a diventare un personal trainer, oltre a quanto si può guadagnare esercitando la professione, è una domanda più che lecita. Questo non solo per chi vorrebbe fare di una passione la propria professione, ma anche per tutti quelli che hanno una semplice curiosità.

Prima di rispondere alle domande su come diventare e quanto guadagna un personal trainer, bisogna fare delle necessarie precisazioni e puntualizzazioni che riguardano questa professione.

Cos’è un personal trainer? Le differenze con un istruttore

Il personal trainer è una figura professionale, che gestisce e regolamenta l’esercizio fisico individuale di un cliente, per migliorarne il suo stato di salute o la sua forma fisica. Le differenze con un istruttore, che possiamo trovare nelle palestre, sono diverse.

Il personal trainer, a differenza di un istruttore, lavora in modo individuale e specifico con il suo assistito. Il PT poi, nella grande maggioranza dei casi, lavora come libero professionista e non come dipendente, e quindi ha la partita IVA.

Anche se non esiste un albo professionale, il personal trainer per essere definito tale deve essere in possesso di un certificato, oppure di un patentino, rilasciato dal CONI. Fatte queste dovute precisazioni, vediamo nello specifico come si può diventare un personal trainer.

Come diventare un personal trainer? Ecco gli step da dover seguire

Come già detto sopra, non esiste un albo professionale dei personal trainer. Mancando quindi una regolamentazione a livello nazionale, sono le varie Regioni a stabilire di volta in volta i vari criteri. Si tratta di un lavoro comunque a 360°, che non riguarda solo la cura del fisico di una persona, ma anche quella della sua alimentazione e della sua mente.

Solitamente, la migliore base per diventare un personal trainer è quella di conseguire una laurea in Scienze Motorie, prima chiamata ISEF. Essere in possesso di questa laurea è abilitante, sotto l’aspetto legale, a esercitare la professione.

Chi invece non è in possesso di una laurea in Scienze Motorie, può diventare un personal trainer frequentando una delle tante scuole o dei tanti corsi che, ogni anno, vengono organizzati.

Prima di iscriversi, bisogna sempre assicurarsi che il patentino o il certificato rilasciato sia riconosciuto dal Coni. Altrimenti avete buttato tempo e denaro.

La Scuola Nazionale Personal Trainer è sicuramente l’istituto abilitato più famoso. Esistono però anche tanti altri corsi, di diversa durata e modalità, che sono lo stesso altamente qualificanti. Una volta in possesso di un patentino o di un certificato riconosciuto dal Coni, potete iniziare a praticare la professione.

Quanto guadagna un personal trainer?

La professione del personal trainer si svolge in maniera individuale con il proprio cliente. Solitamente il tariffario applicato si basa su sessioni di un’ora, che spesso vengono concordate in pacchetti di 5, 10 o 20 sedute.

Mediamente la tariffa di una seduta di un’ora con un personal trainer è di 40 euro, anche se per quelli più affermati e titolati il costo sale nettamente. In una giornata lavorativa di otto ore, ipotizzando poi che si riesca ad avere tutte le ore occupate, ecco quindi che il guadagno potrebbe essere anche superiore alle 300 euro al giorno.

Considerando che un buon personal trainer riesce a lavorare anche 150 ore al mese, il guadagno lordo mensile può tranquillamente superare i 6.000 euro mensili. Il personal trainer, quindi, è uno dei lavori più pagati.

Cifre ragguardevoli, ma che vengono raggiunte però solo da chi riesce eccellere, visto che anche se relativamente nuova, non manca di certo la concorrenza in questa professione.