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Gratta e Vinci e Superenalotto: ecco di quanto aumenta la tassa sulla fortuna
lunedì 2 ottobre 2017, di
Gratta e Vinci e Superenalotto: aumenta dal 1° ottobre 2017 la tassa sulla fortuna, in applicazione di quanto previsto dal DL 50/2017.
La tassa sulla fortuna, ovvero la tassazione prevista per le vincite ai giochi, introdotta nel 2012 per volontà dell’allora Ministro dell’Economia Tremonti, salirà dall’attuale 6% al 12% a partire da questo mese, andando a colpire anche i fortunati vincitori di Superenalotto e Gratta e Vinci.
Non solo: l’aumento della ritenuta applicata sulle vincite ai giochi interesserà anche i vincitori del Lotto, con un aumento in questo caso del 2%.
L’obiettivo del Governo, che ha inserito l’aumento della tassa sulla fortuna nella Manovrina di Primavera, è quello di recuperare circa 1 miliardi di euro di gettito proprio dai giochi: le novità non riguarderanno soltanto le vincite a Superenalotto e Gratta e Vinci, ma anche quelle a videolottery e slot machine.
Gratta e Vinci e Superenalotto: ecco di quanto aumenta la tassa sulla fortuna
Il conto più salato in caso di vincite con la Dea Bendata lo pagheranno i fortunati contribuenti appassionati di Gratta e Vinci e Superenalotto: la tassazione prevista aumenta, in questo caso, dal 6% al 12%, esclusivamente sulla quota eccedente l’importo di 500 euro.
La tassazione aumenterà per tutte le lotterie istantanee: per fare qualche esempio oltre al Superenalotto e al Gratta e Vinci l’importo dovuto allo Stato salirà anche per le vincite a Superstar, Si vince tutto e Win for life. Allo stesso modo, l’aliquota salirà al 12% anche per le vincite a VLT.
Se la passeranno relativamente meglio gli appassionati del Lotto: in questo caso l’aumento della tassa sulla fortuna sarà di soli due punti, portando l’aliquota dall’attuale 6% all’8%. Non subiranno aumenti, invece, le vincite a Lotteria Italia, Bingo e scommesse.
Tassa sulla fortuna: introdotta nel 2012 da Tremonti, darà allo Stato 1 miliardi di euro in più
La prima volta che in Italia si è parlato di tassa sulla fortuna è stato nel 2012, quando l’allora Governo Berlusconi e il Ministro dell’Economia Tremonti decisero di introdurre il prelievo del 6% sulle vincite di importo superiore ai 500 euro.
Tre decreti ad hoc, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il giorno di Capodanno, resero operativa già dai primi giorni del nuovo anno la tassa sulla fortuna per Superenalotto e Gratta e Vinci. In quel caso l’obiettivo era incassare un miliardo di euro; stesse entrate prevede ora il Governo Gentiloni.
L’art. 6 del Dl 50/2017, la Manovrina con la quale sono state introdotte molte novità fiscali proprio al fine di aumentare il gettito fiscale per lo Stato, prevede che nel triennio 2017-2019 la nuova tassazione dei giochi porterà allo Stato circa 322 milioni di euro.
A questi vanno ad aggiungersi le maggiori entrate previste con l’aumento della Preu su VLT e slot machine, il tutto con l’obiettivo di garantire maggiori risorse agli enti locali, alle zone colpite dal terremoto e per sollevare lo stato delle finanze pubbliche d’Italia.