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Wdf, che crollo! Titolo in caduta libera a Piazza Affari. Ecco perché
lunedì 30 marzo 2015, di
Il titolo World Duty Free in caduta libera a Piazza Affari dopo che la famiglia Benetton, attraverso Edizione e Schematrentaquattro ha ceduto il 50,1% al gruppo Dufry. World Duty Free controlla 550 negozi in 20 diversi paesi e l’operazione di venditaè stata decisa sabato 28 marzo e dovrebbe concludersi entro la fine del terzo trimestre del 2015, quindi entro settembre.
In avvio di seduta, le azioni non sono riuscite ad entrare in contrattazione segnando un un teorico di 10,1 euro per azione con un calo del 7,7%. Attualmente il rosso è pari a -8,39% a 10,05 euro.
Trend opposto alla borsa di Zurigo, dove Dufry guadagna il 3,99% a 140,7 franchi, dimostrando la fiducia del mercato nell’operazione, considerata vantaggiosa per i compratori.
La compagnia svizzera ha messo sul piatto ben 1,3 miliardi di euro e l’offerta obbligatoria è pari a 10,25 euro per azione, con un premio di circa il 22% rispetto alla media dei prezzi della Borsa di Milano, ponderata per i volumi delle azioni Wdf, negli ultimi sei mesi.
Da tenere in considerazione però, che i 10,25 euro offerti dagli elvetici sono inferiori al prezzo espresso da Piazza Affari alla chiusura di venerdì 27 marzo, quando le azioni venivano scambiate a 10,96 euro l’una.
A questo punto, concluso l’iter per ottenere le autorizzazione necessarie al trasferimento del controllo, Dufry dovrà lanciare un’Opa su World Duty Free a un prezzo che difficilmente potrà essere diverso dai 10,25 euro per azione che andranno alla famiglia Benetton.
La proposta di acquisizione arrivata da Dufry sabato 28 marzo determina l’ennesima vendita a società estere di una consistente parte di un gruppo italiano. Negli ultimi anni è per esempio successo lo stesso a Pirelli, Alitalia, Lamborghini e Ducati. Continua dunque la svendita del made in Italy.