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Unioni civili, PD a un bivio: intesa con NCD senza la stepchild adoption?
lunedì 22 febbraio 2016, di
Unioni civili, il PD si trova di fronte ad una scelta difficile e complicata: approvare il ddl Cirinnà con il sostegno del Movimento 5 Stelle oppure stralciare la “stepchild adoption” per trovare un’intesa con NCD?
In occasione dell’assemblea del Partito Democratico tenutasi ieri a Roma il premier-segretario Matteo Renzi ha cercato di definire la posizione attuale del PD in merito al ddl sulle unioni civili.
Non avendo al Senato i numeri sufficienti per approvare il ddl Cirinnà il Partito Democratico si trova ora a un bivio: procedere con il M5S o trovare un accordo di governo all’interno della maggioranza.
La scelta tra le due possibili alternative verrà presa domani alle ore 13 nel corso di una assemblea dei senatori dem cui parteciperà anche il capo del Governo. Si discuterà su due opzioni: andare in Aula e votare tutto così com’è, emendamento per emendamento, oppure elaborare un maxi-emendamento dal quale eliminare la “stepchild adoption” per ottenere in cambio i voti dei senatori Ncd.
Unioni civili: l’ipotesi dell’accordo con M5S
I 49 voti al Senato necessari per far passare il ddl Cirinnà potrebbero provenire dai Cinquestelle, almeno questa è una delle ipotesi avanzate nelle ultime ore. Sebbene il Movimento la scorsa settimana si sia rifiutato di votare il famoso super canguro, il premier Matteo Renzi ha ribadito la volontà di trovare un accordo comune:
“Abbiamo pensato di fare un accordo con i 5 stelle. È stato un errore? Io credo che dobbiamo smettere di farci del male tra di noi”.
Immediata la reazione del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Durante l’intervista al programma televisivo “In 1/2 ora” Di Maio ha ricordato che “non c’è mai stato un accordo con il Pd” e che se il ddl è ancora in attesa di approvazione è colpa delle “mille correnti interne al Pd impegnate in una guerra fra bande”.
Di Maio ha poi lanciato un appello al premier Renzi per votare insieme la legge, tuttavia ha concluso il suo intervento ribadendo l’opposizione del Movimento all’emendamento “super canguro” definito “l’autostrada verso la dittatura”.
Unioni civili: l’ipotesi dell’accordo con NCD
La seconda soluzione proposta dal premier Renzi per riuscire ad approvare quanto prima il ddl Cirinnà è raggiungere un accordo all’interno della maggioranza, in particolare con AP-NCD, disposta a votare la riforma solo se verrà stralciata la stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio del partner all’interno della coppia omosessuale.
Il leader di Ncd Angelino Alfano sembra aver accettato l’offerta lanciata dal presidente del Consiglio: a Canale 5 il ministro dell’Interno ha annunciato che voterà a favore della legge sulle unioni civili nel caso dell’ “eliminazione delle adozioni e dell’equiparazione al matrimonio” e ha anche ipotizzato l’appoggio di “ampi settori di Forza Italia”.
Nel frattempo il presidente del Consiglio ha ribadito alla stampa estera la necessità di votare la legge sulle unioni civili entro pochi giorni per “mettere fine ad un lungo rinvio costante”. Bisogna attendere l’assemblea di domani per sapere quale sarà il verdetto finale.