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Un “martedì nero” che affonda le Borse e l’Euro
mercoledì 5 maggio 2010, di
L’idea espressa l’altro ieri sui dubbi degli investitori sul piano di aiuti a favore della Grecia, paventando anche un possibile contagio per alcuni Paesi periferici europei in grande difficoltà (Spagna e Portogallo in primis) che potrebbero così richiedere anche loro aiuti per uscire dalla crisi, si è concretizzata ieri con un vero e proprio tonfo per le Borse mondiali con ribassi da capogiro sugli indici azionari europei (tra i quali spicca il -4,7% del FTSE MIB, affondato dai bancari) e con flessioni pesanti anche a Wall Street (Dow -2%, Nasdaq -3%). Moody’s ha espresso apertamente le sue perplessità sul piano di aiuti per soccorrere Atene, ha confermato il rating sul debito sovrano spagnolo ad “AAA”, ma ha messo in preventivo la possibilità che anche Madrid possa presto richiedere aiuti. Insomma, un quadro poco confortante che ha fatto scatenare le vendite sui mercati azionari e, chiaramente, sull’Euro. E’ stato così raggiunto sull’Euro/Dollaro il target “psicologico” di 1,30 che avevamo ipotizzato più volte nelle ultime settimane. Pesante discesa anche per l’Euro/Yen (fino al supporto di 122,80) e per l’Euro/Sterlina, che ha rotto 0,86 con grande forza fino a scendere in area 0,8565. Con il raggiungimento di numerosi target tecnici sui principali cross valutari legati alla valuta europea, direi che ora la migliore soluzione è fermarsi un attimo per ragionare su nuovi possibili scenari allo scopo di identificare al meglio i nuovi obiettivi. Di certo, la settimana si preannuncia scoppietante e ricca di market mover in grado di fare la “voce grossa” sul mercato (a partire dai non-farm payrolls di venerdì, oltre alla riunione serale dell’Eurogruppo). Gli equilibri sono più fragili che mai e non sono da scartare nuovi colpi di scena, sia in negativo (confermando la tendenza corrente) sia in positivo (ma qui non saprei indicare nulla che possa far migliorare l’attuale sentiment degli investitori, al momento nettamente negativo).
