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USA: PIL e disoccupazione. Segnali di ripresa

giovedì 27 ottobre 2011, di Nadia Fusar Poli

USA - La crescita degli Stati Uniti è aumentata notevolmente durante l’estate, secondo la prima stima ufficiale del prodotto interno lordo americano (PIL) nel terzo trimestre. Il dato è stato rilasciato Giovedi a Washington.

Da luglio a settembre, il PIL annualizzato è cresciuto del 2,5% negli ultimi tre mesi, un dato superiore alla stima media degli analisti, che avevano previsto un incremento del 2,3%. Il risultato riflette un significativo miglioramento dell’economia statunitense.
La crescita, crollata allo 0,4% nel primo trimestre prima di attestarsi all’1,3% nel secondo, è tornata al livello del suo picco, toccato nell’estate 2010.

L’accelerazione della crescita nel terzo trimestre riflette quella della spesa dei consumatori e degli investimenti privati ​​esclusa l’edilizia abitativa. Alla crescita dell’economia americana hanno contribuito anche le spese federali e la crescita delle esportazioni mentre sono diminuite le spese delle amministrazioni locali e nelle scorte di magazzino.

I consumi sono saliti del 2,4% nel terzo trimestre, contro lo 0,7% nel secondo, consegnando 1,7 punti di crescita al Paese. Tuttavia, è ancora lontano dall’aver recuperato totalmente la sua forza degli ultimi tre mesi del 2010.

In rialzo del 16,3%, gli investimenti privati ​​esclusa l’edilizia abitativa sono stati trainati dalla spesa delle imprese in beni produttivi (17,4%). Questa è la sua maggiore progressione dal secondo trimestre 2010, e ha f atto guadagnare 1,6 punti di crescita agli Stati Uniti.

I nuovo sussidi di disoccupazione sono rimasti pressoché invariati negli Stati Uniti durante la terza settimana di ottobre, secondo i dati resi noti Giovedi dal Ministero del Lavoro, indicando ancora una volta la stagnazione del mercato del lavoro. Il dato destagionalizzato stima 402.000 richieste di sussidi di disoccupazione dal 16 al 22 ottobre, contro le 404 mila (dato rivisto al rialzo) della settimana precedente.
Il numero delle richieste continuative è sceso nella settimana terminata lo scorso 15 ottobre a 3,645 milioni. Gli esperti avevano atteso 3,7 milioni.

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