Home > Altro > Archivio > UFFICIALE: Immobile firma col Borussia Dortmund: "Orgoglioso, voglio la (…)
UFFICIALE: Immobile firma col Borussia Dortmund: "Orgoglioso, voglio la Champions"
martedì 3 giugno 2014, di
Ciro Immobile al Borussia Dormund. Con la maglia del Torino capocannoniere dell’ultima Serie A, 22 reti, convocato da Prandelli per Brasile 2014. 2 milioni di euro a salire, quinquennale per lui e 19,4 milioni di euro da equamente dividere tra Juve e Torino, proprietarie del cartellino. Ad ingolosire la dirigenza del BVB i suoi numeri impressionanti, un gol ogni 118 minuti, rendimento diventato spaventoso nell’ultima parte di stagione: 5 reti nelle ultime 6 partite giocate. Conquista l’attenzione di Prandelli, e non solo. Il Borussia sa che, in caso di esplosione Mondiale, il prezzo è destinato a salire, vertiginosamente.
“ORGOGLIOSO DI ESSERE DEL BORUSSIA” – Mondiale alle porte, firma chiara sul contratto: “Sono ovviamente molto felice, nella mia vita tutto sta andando per il verso giusto – le sue prime dichiarazioni poggiata la penna. “Ora le mie energie sono tutte concentrate sul Mondiale: sono fiducioso perché stiamo lavorando bene e l’atmosfera che si respira è secondo me quella giusta". Non è più una promessa oramai: “Ringrazio anche il presidente Cairo e la Juventus, che hanno fatto sì che questa operazione di mercato si avverasse. Sono grato dell’opportunità che mi dà il Borussia Dortmund, consapevole delle responsabilità che il trasferimento comporta: non sono più una giovane promessa, ma un calciatore su cui una squadra che è arrivata solo dodici mesi fa alla finale di Champions League investe molti soldi e un contratto di cinque anni. Sono sicuro che non farò mai mancare il mio impegno e spero di poter migliorare ulteriormente le mie capacità sotto la guida tecnica di Klopp, un allenatore che pratica un gioco che mi piace e che ha sempre fatto segnare i suoi attaccanti: sostituire un campione come Lewandowski non sarà un peso, ma uno stimolo". "Il mio obiettivo - chiude - è quello di aiutare la squadra a tornare alla conquista del Meisterschale e di fare più strada possibile in Champions, dove avrò l’occasione di confrontarmi con i migliori calciatori del mondo".
CARRIERA
La sua carriera inizia virtualmente contro il Torino. Con gli Allievi del Sorrento, prima maglia indossata, va a segno contro i granata: la Juventus lo nota, lo soffia all’Inter, basta una chiamata di Ciro Ferrara e la società bianconera lo porta sotto la Mole Antonelliana. Nel 2009 nella Primavera di Maddaloni, in squadra con Giovinco, ma Giuseppe, fratello minore del più noto Sebastian, vince il Torneo di Viareggio: doppietta in semifinale sempre contro il Torino, doppietta nel 4-1 in finale contro la Sampdoria. Si guadagna l’esordio in Serie A, con l’altro Giovinco: la data da segnare col rosso è 14 marzo 2009, entra in campo contro il Bologna di Mihajlovic al posto di Del Piero, risultato fissato sul 4 a 1. Prestito al Siena, al Grosseto, poi l’esplosione: sulla sua strada Zeman, che lo trasforma in un cecchino instancabile, 28 reti con la maglia del Pescara, serie A per i Delfini e chance con il Genoa per Ciro. Che non riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità, complice la stagione sfortunata con i Grifoni. Solo 5 reti, l’approdo al Torino, sempre i granata nel destino, e un altro vecchio guru del calcio nostrano, Ventura, che lo fa sbocciare definitivamente. Capocannoniere della Serie A: non è bastato per trattenerlo da noi.
