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Tutti contro Renzi: piovono accuse sull’ex Rottamatore, paura o verità?

lunedì 2 dicembre 2013, di Vittoria Patanè

L’ultimatum lanciato al Governo da Matteo Renzi sulle pagine di Repubblica non è per niente piaciuto ai suoi antagonisti, ma neanche ad alcuni colleghi del Partito Democratico, che oggi gli dedicano parole di fuoco.

Da Alfano a Lupi, da Quagliariello a Fioroni nelle ultime ore sembrano avercela tutti con lui. Le accuse non sono certo tenere: “Vuole fare cadere il Governo” sostiene l’ex segretario del PDL, “ è più pericoloso di Berlusconi e Grillo” accusa Fioroni.

Sorge un dubbio a questo punto: si tratta di accuse motivate e giuste o sono semplicemente degli attacchi per minare la reputazione di colui che da mesi ormai occupa il primo posto come futuro Premier nelle preferenze degli italiani?

Una cosa appare chiara, Renzi fa paura. Un ragazzetto dalla carriera fulminante che in poco più di un anno è riuscito a scavalcare i confini toscani ed imporsi all’attenzione del grande pubblico.

L’ha voluta questa fama, l’ha cercata in tutti i modi e adesso continua a cavalcare l’onda delle polemiche come un uomo che sulla politica spettacolo, o meglio, sullo spettacolo della politica sta costruendo il suo futuro. Sia che vada in tv a parlare di riforme, euro, crisi o che si faccia fotografare in posa da divo consumato sulle pagine di Vanity Fair, il sindaco di Firenze sembra sapere sempre quello che fa.

Sta distruggendo l’immagine tradizionale del politico italiano, costruendone sopra un’altra più glamour, più sveglia, più moderna. Se poi diventerà l’ennesima promessa mancata della politica italiana, oggi non è dato sapere.

Ma per adesso, pur non sedendo sugli scranni di Montecitorio, Matteo Renzi riesce catalizzare su di sé le attenzioni di tutti, dando l’impressione di essere in grado di condizionare in maniera concreta le sorti dell’attuale Governo.

Lo sa Enrico Letta, con il quale negli ultimi mesi Renzi ha avuto un rapporto fatto di continui avvicinamenti e frecciatine, di frizioni e riappacificazioni. Due politici differenti che rappresentano le due anime di uno stesso partito e forse di un intero Paese.

Le parole di Renzi

Riforme, lavoro ed Europa. Sono queste le tre condizioni poste da Renzi al Presidente del consiglio Letta. Se il Governo non farà le dovute riforme, in primis quella elettorale, se non metterà in atto delle efficaci politiche sul lavoro, se non si utilizzeranno i fondi europei nel migliore dei modi, il PD interverrà.
Perché, sottolinea:

il Pd ha trecento deputati e Alfano ne ha trenta. Con tutto il rispetto per Scelta Civica e per il Nuovo centrodestra, il governo sta in piedi grazie a noi. Alfano dice che può far cadere Letta. Bene, così si va subito al voto. Io non ho paura. Lui sì. Perché sa che Berlusconi lo asfalta”.

In somma quello attuale, non è più un Governo di larghe intese, è il governo del PD. E se l’8 dicembre, come probabile, l’ex Rottamatore diverrà il segretario del partito, sarà lui a guidare i giochi.

Le accuse

"Se ha l’obiettivo di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza, senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica,”

Replica secco il vicepremier Angelino Alfano. Duro anche il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ai microfoni di SkyTg24

Se Renzi ha il problema di sostituire Letta a marzo del 2014, nessuno ha paura delle elezioni. Ci dispiace per l’Italia, ma questo è un’altro ragionamento. La gente si aspetta che portiamo il Paese fuori da crisi, altrimenti ci manderà a casa, rottamatori compresi".

Neanche il leghista Roberto Maroni gli risparmia alcune critiche:

Penso che Renzi voglia vincere il congresso del Pd, far cadere Letta e prendere il suo posto: è scritto.Penso dunque che Letta dovrebbe guardarsi da lui più che da altri della sua maggioranza”.

Ma le accuse più dure arrivano oggi proprio da un esponente del Partito Democratico, Beppe Fioroni:

“Da Renzi ogni giorno arriva un attacco al governo. E’ più destabilizzante Renzi di quanto non lo siano Grillo e Berlusconi. La cosa più drammatica è che mentre Berlusconi esce dalla scena politica, Renzi, che ha sempre detto ‘non siete stati in grado di segnare un rigore a porta vuota’, passerà alla storia come quello che farà risorgere Berlusconi col voto anticipato facendogli il più grande regalo. Se lo fa inconsapevolmente speriamo se ne renda conto, se lo fa consapevolmente allora è il primo caso di autogol che fa perdere il centrosinistra”.

Insomma, da un lato e dall’altro, le attenzioni di tutti continuano ad essere concentrate su Matteo Renzi. Paura o verità?

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