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Titoli italiani: é allarme. Superata la soglia del 7%. Vola lo Spread
mercoledì 9 novembre 2011, di
CRISI DEBITO, TITOLI: Il rendimento dei Btp a dieci anni ha superato il 7% Mercoledì mattina. E’ allarme.
Il primo ministro si dimetterà subito dopo l’adozione da parte del Parlamento delle misure promesse all’UE. Silvio Berlusconi ha annunciato che non si candiderà alle elezioni parlamentari che potrebbero tenersi all’inizio di febbraio. L’annuncio delle dimissioni del premier acuisce le tensioni sui mercati obbligazionarie e solleva ulteriori dubbi circa la risoluzione della crisi italiana.
Per la prima volta dall’introduzione dell’euro, il tasso dei titoli di Stato italiani a 10 anni ha sfondato la soglia di guardia del 7%. Un record che rischia seriamente di rendere insostenibile l’attuale livello del debito italiano, pari a 1.900 miliardi (120% del PIL). Alle 11.40, il tasso era del 7,36%, dal 6,76% registrato in chiusura di giornata di Martedì: un incremento di 60 punti base a metà seduta di Borsa.
Il rendimento dei titoli italiani a 2 anni supera il 7% e si attesta al 7,05%. Per quelli a 5 anni lo yield e’ al 7,42%.
Un altro barometro della preoccupazione del mercato per quanto riguarda il debito italiano è lo spread: il differenziale tra Btp e Bund tedesco ha raggiunto un nuovo livello, spingendosi oltre i 500 punti base oggi, arrivando oltre quota 570 punti. I titoli italiani sono sotto attacco.
Per l’Italia si apre un periodo di forte incertezza politica. Di recente, la Banca centrale europea ha aumentato la propria presenza nel mercato del debito italiano. Lunedi, l’istituto di Francoforte aveva annunciato di aver comprato la scorsa settimana – la prima sotto il mandato di Draghi – 9,52 miliardi di euro del debito italiano, portando a 183 miliardi i suoi acquisti, dall’inizio del programma SMP (Securities market program).