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The State of the Union, Renzi: “Semestre italiano decisivo per rendere più flessibile l’UE”
venerdì 8 maggio 2015, di
Nel penultimo atto del "The State of the Union 2015" - in programma quest’anno a Firenze dal 6 al 9 maggio - è intervenuto il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi.
La conferenza, giunta alla sua quinta edizione, è organizzata dall’Istituto Universitario Europeo e riunisce eminenti accademici, politici, rappresentanti della società civile, imprese e opinion leader.
Peculiarità dell’evento di quest’anno è la discussione di quattro temi principali: l’istituzione del Centro di Ricerca Alcide De Gasperi,
- il ruolo dell’Europa nel mondo,
- una nuova dichiarazione di Schuman,
- sorveglianza e sicurezza in Europa.
Per l’incontro odierno previsto a Palazzo Vecchio, il Premier è stato invitato ad esprimere le proprie impressioni, insieme al Vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans, all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Federica Mogherini e al Primo Ministro del Portogallo Pedro Passos Coelho.
Un intervento deciso da parte del leader del PD: Renzi ha sottolineato l’importanza assunta dall’Italia in Europa in questo ultimo anno.
"Finalmente qualcosa si è mosso in quest’anno e l’Europa accetta la flessibilità oltre al rigore. Un risultato importante, ottenuto anche grazie al semestre di presidenza italiana dell’Ue".
Parlando poi del principio della conferenza ’Stato dell’Unione’, Renzi ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Europa nel Mondo e del sentimento anti-europeo che sarebbe sempre meno diffuso nel nostro Paese:
"Il grande sogno dell’unificazione è la piu grande scommessa mai fatta da una generazione. C’è molto bisogno di Europa nel mondo e l’Europa deve osare di più. Pensando all’Italia nel maggio 2014, c’era una campagna elettorale incentrata contro l’Europa e contro l’Euro. La preoccupazione di molti era che il partito di maggioranza relativa in Italia divenisse un partito ostile all’Euro; nell’arco di un anno, le cose sono cambiate".
Sull’antieuropismo, incentra il suo intervento anche Frans Timmermans, il quale riconosce le responsabilità delle istituzioni nel far proliferare tale sentimento:
"Non date per scontato che gli euroscettici hanno torto perché troppo spesso hanno ragione. Le istituzioni non hanno agito all’altezza delle aspettative dei nostri cittadini".