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Tessera europea professionale: cos’è e come funziona?
martedì 19 gennaio 2016, di
Anche in Italia dal 18 gennaio 2016 è arrivata la Tessera europea professionale (EPC), una sorta di passaporto per i lavoratori, al momento attiva solo per cinque categorie professionali.
Vediamo meglio cos’è e come funziona questo strumento che ha come obiettivo quello di favorire la mobilità dei lavoratori.
Tessera europea professionale: cos’è e come funziona?
La Tessera europea professionale è una sorta di passaporto per i lavoratori finalizzato ad agevolare la circolazione dei professionisti e la mobilità lavorativa all’interno del mercato europeo.
Mediante una procedura elettronica permette di velocizzare il riconoscimento dei titoli professionali, semplificando e snellendo le pratiche burocratiche che di solito sono richieste qualora si decida di svolgere un’esperienza lavorativa all’estero, sia essa temporanea che permanente.
La Tessera europea professionale permette di ottenere più velocemente anche il riconoscimento di uno stage professionale svolto all’estero.
Attualmente essa è attiva solo per cinque categorie professionali, ma si prevede che in breve tempo verrà estesa anche ad altre.
A oggi, quindi, i lavoratori che possono usufruire di tale strumento sono: infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine e agenti immobiliari.
Secondo la presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, l’introduzione della tessera europea professionale per circa 430mila infermieri “è un fatto assolutamente positivo. Apre spazi di sviluppo, valorizzando le competenze specialistiche, una cosa auspicabile”, visto anche l’altissimo numero di richieste di infermieri, provenienti da altri Paesi europei, soprattutto Gran Bretagna.
Queste le parole di Barbara Mangiacavalli
L’Inghilterra ha deciso di investire sugli infermieri per far fronte agli scenari sanitari del Paese, aumento degli anziani, assistenza ai disabili, a domicilio ecc. Si è rivolta alla componete italiana ritenendola più preparata e competente. Negli ultimi anni il boom: 2.500 infermieri italiani sono andati a lavorare in Gran Bretagna e l’esodo non si ferma.
Di opinione favorevole è anche Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti
Fino a oggi il farmacista italiano che intendeva recarsi all’estero per esercitare
la professione si vedeva richiedere attestazioni della sua appartenenza alla professione e del possesso dei requisiti. Poter contare sulla Tessera professionale europea va senz’altro considerata una semplificazione notevole, e un passo avanti nell’integrazione
Tessera europea professionale: come ottenerla?
Per poter ottenere la Tessera europea professionale è necessario registrarsi nel portale dell’Unione Europea e compilare i campi richiesti all’interno dell’apposita domanda online.
Una volta inoltrata la richiesta telematica si dovrà attendere alcuni giorni: le domande di esercizio temporaneo all’estero verranno evase entro tre settimane circa, per quelle relative a trasferimenti definitivi all’estero i tempi potrebbero essere più lunghi (circa 90 giorni).
L’introduzione in Italia dello strumento della Tessera europea professionale è dovuta al decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2013/55.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo a novembre 2015 sottoponendolo, poi, al parere della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari, prima dell’approvazione definitiva dell’Esecutivo.
Ad oggi è stata approvata e resa attiva solo per cinque categorie professionali, come già detto in precedenza, ma la Commissione si dice favorevole alla sua estensione, in futuro, anche ad altre professioni.