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Tasi: modifiche per il primo acconto

mercoledì 14 maggio 2014, di Alessandra Manco

Parlando della nuova imposta sugli immobili, la Tasi, occorre registrare un certo malcontento in merito all’acconto da versare entro giugno. Oltre ad alcuni rappresentanti dei Comuni e ai cittadini l’acconto Tasi non piace anche ad alcuni politici, tra cui il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti le cui intenzioni sono quelle di rimandare al 16 dicembre i versamenti per quei Comuni che ancora non hanno preso alcuna decisione mentre il presidente della commissione bilancio della Camera Boccia vorrebbe rinviare al 16 settembre il pagamento per tutti i comuni, anche quelli con le delibere già pronte.

In materia di aliquote allo stato attuale solo 683 Municipalità hanno già deciso la tassazione da applicare. Sul punto il sottosegretario Zanetti ha già previsto un emendamento da presentare all’atto della discussione del decreto Casa o di quello Irpef al fine di risolvere il problema. Come detto l’emendamento proposto da Zanetti vorrebbe spostare a Dicembre tutti quei versamenti Tasi per i Comuni che non inviano entro il 23 Maggio le delibere al dipartimento delle finanze. Un provvedimento del genere è stato già deciso con il decreto “salva Roma” per quanto concerne l’abitazione principale. Per gli immobili diversi dall’abitazione principale, allo stato attuale, è previsto un versamento standard da eseguire dividendo per due l’aliquota dell’1 per mille già prevista. I problemi sul punto nascono per alcune tipologie particolari di immobili: per le case in locazione (circa 3 milioni) nono esiste un parametro standard e pertanto questo viene deciso dai comuni in un range che varia tra il 10 ed il 30 per cento del tributo totale dell’immobile. Il rischio è quello pertanto che applicando aliquote standard si vada a pagare quote di tributo non dovuto, soprattutto se l’immobile sconta già l’aliquota massima del 10,6 per mille.

Il problema dell’emendamento proposto è che nello stesso non si dice nulla in merito all’ammanco di cassa che si verrebbe a creare nelle casse comunali. Secondo il presidente bilancio della Commissione Bilancio della Camera a tale mancanza è possibile supplire erogando anticipazioni di cassa. Boccia infatti dice che così come è stato spostato il termine per l’approvazione del bilancio degli enti locali (31 luglio 2014) è possibile anche differire il pagamento della Tasi. Il rischio, secondo il presidente della Commissione Bilancio della Camera, è quello di avere 8 mila modelli differenti per il pagamento dell’imposta.

Per tentare di mettere ordine a tale tipo di problema si è ipotizzato l’approvazione di un emendamento o in alternativa un intervento di natura amministrativa sul tema.

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