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Tasi 2015 bollettino precompilato, è caos. Ecco gli ultimi chiarimenti dell’Ifel

mercoledì 13 maggio 2015, di Vittoria Patanè

A breve i cittadini italiani dovranno fare i conti con la Tasi 2015. Nonostante alla scadenza manchi ancora più di un mese, è già caos. Per pagare l’acconto si dovranno utilizzare le delibere e dunque le aliquote del 2014, ma le numerose incertezze rischiano ancora una volta di creare disagi ai cittadini.

Sul pagamento della Tasi è intervenuto ieri anche l’IFEL, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, che ha fornito dei chiarimenti riguardanti il bollettino precompilato che ciascuno di noi dovrebbe ricevere. L’Ente sottolinea come i Comuni non siano obbligati all’invio dei modelli precompilati che anzi, potrebbero arrecare parecchi fastidi.

Tasi 2015: bollettino precompilato
La Legge di Stabilità 2014 prevedeva l’obbligo per i Comuni di inviare i modelli di pagamento Tasi precompilati. Le modalità di versamento dovevano essere stabilite attraverso un apposito decreto. Quest’ultimo, arrivato nel maggio del 2014, ha però corretto quanto stabilito in precedenza, rendendo l’invio del bollettino precompilato da parte dei Comuni un’opzione e non un obbligo.

Ma a suscitare ulteriori perplessità è arrivata la legge n.89 del 2014 secondo la quale, a decorrere dal 2015, i Comuni devono garantire ai contribuenti la massima semplificazione degli adempimenti, rendendo disponibili i modelli precompilati su loro richiesta, ovvero procedendo in maniera autonoma all’invio degli stessi modelli.

In parole povere, i Comuni dovranno inviare i bollettini precompilati della Tasi ai contribuenti che presenteranno rischiesta.

Tasi 2015 bollettino precompilato: i chiarimenti dell’IFEL
La nota diramata dall’IFEL in data 12 maggio 2015 fornisce alcuni chiarimenti sulla questione ed evidenzia in particolare i punti critici dell’invio del modello precompilato per la tassa sui servizi indivisibili. Secondo l’Istituto, per compilare preventivamente il bollettino, sarebbe necessario conoscere con assoluta precisione i soggetti passivi della Tasi tra cui anche inquilini in affitto, cosa impossibile dato il mancato aggiornamento delle banche dati catastali.

In secondo luogo l’invio del bollettino precompilato relativo alla condizione corrente di proprietà ed uso degli immobili è incompatibile con la data di pagamento dell’acconto Tasi, in scadenza il i16 giugno 2015, giorno che confligge con il termine fissato per dichiarazione Tasi (30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento).

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