TV? No grazie: Grillo diserta anche Sky. Monti sollecita il confronto con Bersani e Berlusconi ma il Cavaliere lo snobba

Tutto può dirsi di questa campagna elettorale, tranne che sia priva di colpi di scena. Così, Grillo, che pareva aver capitolato alla TV, ha compiuto un dietro front dell’ultimo minuto disertando la sua partecipazione televisiva su Sky.

Nel frattempo Monti lancia una sfida ai suoi rivali: Bersani e Berlusconi. Il guanto del Professore è lanciato attraverso you-tube, ennesima testimonianza di quanto i new media stiano diventando importanti anche sul terreno della politica.

Berlusconi snobba Monti e si dice disposto ad un confronto con il solo Bersani, suo vero avversario.

Monti all’attacco

La sfida è lanciata ma pare che i suoi avversari non siano disposti a raccoglierla. Alcuni commentatori nel video-messaggio del Premier scorgono il segno di una possibile debolezza.

Conscio della propria posizione nei sondaggi (per maggiori informazioni su come conoscere i dati dei sondaggi, clicca qui) è possibile che il Professore punti al confronto diretto per godere di una maggiore visibilità in quest’ultimo giro di pista della campagna elettorale.

Un confronto a tre appare comunque una possibilità ben remota.

Se non per la sua scarsa aderenza all’ortodossia della comunicazione politica italiana, che ha visto negli ultimi anni sempre confronti a due, il “faccia a faccia a faccia” non si terrà per la ferma intenzione di uno dei contendenti a non riconoscere Monti come avversario al proprio livello.

Berlusconi snobba Monti

Il Cavaliere non ha infatti alcuna intenzione di concedere al Professore alcuna chance di confronto.

Berlusconi afferma di non ritenere Monti una minaccia credibile e di identificare il proprio avversario in Bersani.

Solo con quest’ultimo Berlusconi ha aperto ad un’ipotesi di confronto, che se ci sarà, dunque, sarà in ogni caso a due.

Il leader del PDL attacca poi Grillo che sarebbe un fenomeno da baraccone, un commediante che recita un copione grazie alla sua istrionica personalità ed esperienza professionale che lo rendono capace di incantare le folle.

Berlusconi continua a ritenere il leader pentastellato un pericolo, adducendo anche i dati di una ricerca portata avanti per conto del PDL dalla quale emergerebbe che la massima parte del movimento grillino sarebbe composta da estremisti di sinistra.

Nel frattempo, mentre si litiga su chi debbano essere i protagonisti di un ipotetico faccia a faccia televisivo, Grillo bigia la sola partecipazione televisiva alla quale aveva acconsentito.

Grillo bigia Sky

Il Movimento 5 Stelle nasce dal basso, attraverso due antipodiche modalità di partecipazione: da una parte la piazza, terreno tradizionale dei comizi politici e della partecipazione diretta e consensuale dei cittadini; dall’altra internet, media che Grillo padroneggia meglio di tutti i suoi avversari.

Ma perché un tale rifiuto di comparire in televisione, mentre tutti i suoi concorrenti si strattonano per guadagnare uno strappo agli angusti limiti imposti dalla par condicio?

Dietro il rifiuto si celerebbe un consiglio di Casaleggio: dopo il successo e la visibilità mediatica, comunque garantita dai suoi comizi in piazza, affrontare un’intervista potrebbe risultare in qualche modo controproducente.

In effetti Grillo è un animale da palcoscenico che difficilmente potrebbe esprimersi pienamente nell’ambito ristretto di un’intervista televisiva.

O, come suggeriscono i detrattori, Grillo è reticente ad affrontare un confronto televisivo, anche solo con un giornalista, perché non si trova a suo agio nel rispondere alle domande.