Home > Altro > Archivio > Svizzera: pil aumenta più delle attese. Quali le ragioni del "miracolo (…)
Svizzera: pil aumenta più delle attese. Quali le ragioni del "miracolo economico" di Berna?
venerdì 29 novembre 2013, di
La Svizzera continua a sorprendere gli analisti finanziari, evidenziando un tasso di crescita economica superiore alle aspettative. Nonostante il delicato momento che stanno vivendo i principali partner economici europei, con i quali resta forte il legame a livello commerciale e finanziario, la Confederazione Elvetica ha registrato una crescita del pil dello 0,5% nel terzo trimestre dell’anno, che si traduce in un aumento del prodotto interno lordo dell’1,9% su base annua. Il panel di analisti interpellati da Bloomberg aveva stimato un progresso del pil dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
La Svizzera è così cresciuta anche più della Germania, che nel terzo trimestre ha visto il pil aumentare solo dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,6% su base annua. La Segreteria di Stato dell’Economia (Seco) ha spinto il governo di Berna a mantenere invariata la previsione di crescita economica dell’1,8% per l’intero 2013.
Secondo gli esperti dell’Ocse, invece, il pil crescerà anche più di quanto stimato dal governo rossocrociato: +1,9%. Inoltre, sempre secondo l’Ocse, la Svizzera crescerà del 2,2% nel 2014. Numeri davvero eccezionali, considerando l’attuale fase del ciclo economico globale e il forte rallentamento della locomotiva europea.
Secondo gli esperti il "miracolo economico" della Svizzera è dovuto a un mix di autonomia e capacità di adattamento al ciclo economico, in particolare all’andamento dell’economia dei principali partner commerciali. D’altronde, la Confederazione Elvetica non fa parte né dell’Unione Europea né dell’Eurozona. Può quindi gestire la politica economica e la politica monetaria in piena autonomia e con la massima flessibilità.
La Svizzera è comunque molto attenta ai conti pubblici e cerca da sempre di applicare al meglio il binomio crescita-rigore. Il rapporto debito/pil della Svizzera è inferiore al 50%: un vero e proprio lusso rispetto ai super-indebitati partner europei.
Se proprio si vuole trovare un difetto a questo "miracolo economico" svizzero, si può affermare che per ora la crescita dell’economia elvetica non si è tradotta anche nel calo del tasso di disoccupazione, che ad ottobre è salito leggermente al 3,1% dal 3% di settembre (ma comunque tra i più bassi al mondo). Inoltre, i consumi privati sono cresciuti appena dello 0,3% nel terzo trimestre.
L’economia viene trainata soprattutto dall’industria e dall’esportazioni di merci (+3,7%). L’interscambio commerciale è favorito poi dal fatto che il tasso di cambio EUR/CHF è stato fissato a 1,20 poco più di due anni fa dalla SNB quando il franco svizzero aveva raggiunto la parità rispetto alla moneta unica. Oggi il cross vale 1,2320, ma in ogni caso la forza dell’export elvetico deriva dalla qualità dei prodotti e dei servizi offerti che vengono richiesti in tutto il mondo indipendentemente dall’andamento del cambio.