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Stati Uniti: hacker russi violano il sistema della Casa Bianca. Lo riferisce la CNN

mercoledì 8 aprile 2015, di Vittoria Patanè

Quella riportata oggi dalla CNN è una notizia che, se confermata, potrebbe avere delle ripercussioni diplomatiche notevoli.

Secondo riportato dall’agenzia americana, alcuni hacker russi avrebbero violato il sistema informatico della Casa Bianca, entrando in possesso di alcune informazioni sensibili, oltre che di alcuni dettagli contenuti nell’agenda del Presidente Barack Obama. Non si sa quali dati siano stati violati, né come abbiano fatto questi sedicenti hacker ad entrare in uno dei sistemi più protetti del mondo, e dalla White House il silenzio è assoluto.

Secondo la CNN l’intrusione sarebbe avvenuta lo scorso ottobre e sarebbe opera delle stesse persone che poco tempo prima erano riuscite a violare il sistema del Dipartimento di Stato che, allora, fu costretto addirittura a bloccare l’intero servizio di posta elettronica.

In base a quanto raccontato dalle fonti anonime, gli inquirenti avrebbero scovato alcune tracce che avrebbero permesso di identificare i colpevoli in hacker moscoviti, legati al Cremlino.

Mark Stroh, portavoce del National Security Council, ha affermato ai microfoni della CNN:

"Qualsiasi attività di questo tipo è qualcosa che prendiamo molto seriamente. In questo caso, come abbiamo spiegato chiaramente al tempo, abbiamo preso delle misure immediate per valutare e mitigare l’attività. Come di consueto, non commenteremo l’attribuzione di questo attacco a specifici attori".

A lavorare sul caso sarebbero attualmente FBI, Servizi Segreti e agenzie di intelligence che starebbero cercando di far luce sulla questione.

Dell’attacco ha parlato anche Ben Rhodes, consigliere di Obama sulla sicurezza nazionale, sostenendo che le informazioni violate sarebbero "non classificate":

"Abbiamo un sistema non classificato ed uno classificato, a livello top secret."Non riteniamo che i nostri sistemi classificati siano stati compromessi".

Secondo gli inquirenti gli hacker avrebbero sfruttato il "buco" creato per l’attacco al Dipartimento di Stato allo scopo di entrare nei sistemi della Casa Bianca.
L’origine della falla potrebbe essere stata una e-mail di phishing. In altre parole, gli hacker avrebbero utilizzato un indirizzo e-mail compromesso per introdursi nel sistema della Casa bianca.

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