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Spending Review, servono 4 miliardi e il Governo taglia le detrazioni su spese sanitarie, mobili e ristrutturazioni

lunedì 27 aprile 2015, di Vittoria Patanè

Altro che tesoretto da 1,6 miliardi di euro, il Governo ha bisogno di trovare 4 miliardi da tagliare entro il 2016, e pure in fretta. I due commissari incaricati dall’Esecutivo, Yoram Gutgeld e Roberto Perotti ,hanno infatti predisposto una spending review da 10 miliardi da attuare entro l’anno prossimo. Secondo le notizie attualmente in circolazione però, ci sarebbe un problema non indifferente: in base ai conti odierni, i possibili risparmi sul 2016 ammonterebbero a 6 miliardi. A questo punto dunque, ne servono altri 4 per arrivare alla cifra prestabilita. Come e dove potrebbero essere trovati? E’ semplice da un maxitaglio su 52 detrazioni fiscali oggi in vigore, tra le quali figurano bonus mobili, bonus ristrutturazioni e detrazioni sulle spese sanitarie.

Insomma, il rischio è che nei prossimi mesi il Governo guidato da Matteo Renzi "mandi a gambe all’aria" l’attuale sistema di detrazioni fiscali, abolendo e tagliando gran parte dei benefici in favore dei cittadini. L’ipotesi al vaglio infatti parla di tagli alle detrazioni per le spese sanitarie, per il settore agricolo e quello industriale.
Bonus mobili e bonus ristrutturazioni? Via. Nonostante le parole pronunciate da Matteo Renzi pochi giorni fa, nell’ambito del salone del mobile di Milano, a rischio sembrano esserci pure le agevolazioni del 50% sulle spese compiute per la casa.

Attualmente, non ci sarebbe ancora nulla di sicuro, solo delle "ipotesi tecniche (per utilizzare le stesse parole del Governo) che potrebbero anche concludersi in nulla di fatto.

Ad oggi però, ciò che sembra è che ancora una volta questa "spending review" si tradurrà in svantaggi per i contribuenti. Per sapere se le ipotesi diventeranno realtà, dovremo dunque attendere la Legge di Stabilità 2016.

I tagli alle detrazioni e la spending review.
Il dossier di tagli avrebbe un nome che è già tutto un programma: "tax expenditures". Al suo interno ci sarebbe un elenco di tagli alle agevolazioni fiscali, grazie ai quali il Governo potrbbe incassare tra i 1,54 e 1,67 miliardi di euro soltanto nell’anno 2016. In tutto, come affermato in precedenza, potrebbero essere 52 le detrazioni da abolire o ridurre.

Come sottolineato in precedenza, non parliamo certo di "detrazioni minori", ma di fiori all’occhiello della fiscalità italiana. Nel dettaglio, ecco quali sono le detrazioni che rischiano di essere tagliate:
 detrazione del 19% sulle spese sanitarie,
 ecobonus al 65%,
 bonus del 50% sulle spese di ristrutturazione (che potrebbe tornare al 36% o al 20%),

Ad essere totalmente abolito invece potrebbe essere il bonus mobili. Ma c’è di più, perché tra i settori più colpiti potrebbe esserci l’agricoltura. Da questo ambito infatti, il Governo vorrebbe recuperare 800 milioni di gettito, suddivisi in 330 milioni nel 2016 e di 471 nel 2017.

Come se non bastasse, il dossier tax expenditures prevede anche tagli al settore dell’editoria e la distribuzione di carburanti per il settore dell’autotrasporto, del trasporto merci e su rotaia.

Tagli in base al reddito
La proposta attualmente al vaglio sarebbe quella di tagliare le agevolazioni in base al reddito dei cittadini. Le ipotesi sarebbero due:
 abolire totalmente le detrazioni fiscali per i contribuenti con un reddito maggiore di 75mila euro e mantenerla fino a un reddito di 55mila euro. Tra i 55mila e i 75euro verrebbero applicati dei tagli lineari e crescenti.

 abolire le agevolazioni fiscali per i redditi superiori a 95mila euro, diminuzione lineare tra i 75mila e i 95mila euro, mantenimento delle detrazioni sotto i 75mila euro.

Non è ancora chiaro però se questi tagli verranno effettuati in base a un reddito lordo o netto, e se si applicheranno alla singola persona o all’interno nucleo familiare.

Ciò che è certo è che l’iter per la legge di Stabilità 2016 si preannuncia lungo e travagliato, non solo per il Governo, ma soprattutto per i cittadini.

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