Spagna, disoccupazione cala in tutte le regioni: trend positivo durerà?

Nonostante le diverse voci contraddittorie che si sovrappongono sulla situazione della Spagna, l’INE, ovvero l’Istat iberico, ha diffuso dati rassicuranti sul tasso di disoccupazione in Spagna. In base al report, infatti, il livello di disoccupazione è sceso al 26,3% nel secondo trimestre 2013, registrando una variazione dello 0,9% rispetto ai primi 3 mesi dell’anno. Di conseguenza, i dati occupazionali hanno registrato un aumento di ben 149mila unità, per un totale complessivo di 16,8 milioni di unità lavorative.

Disoccupazione in calo grazie ai servizi

La ripresa occupazione della Spagna è merito sostanzialmente dei servizi, specialmente quelli agricoli (37.500 occupati in più), di costruzione (+27.500) e industriali (+16.800), e del settore privato, che ha contribuito alla creazione di 151.600 posti di lavoro in più.

Dati negativi se si guarda al settore pubblico, dove si registra un calo di 2.600 unità.

Disoccupazione cala in tutte le regioni

La crescita occupazionale spagnola si registra prevalentemente in quasi tutte le regioni: Comunità di Madrid in primis, dove i disoccupati si riducono di 39.400 unità, seguita a breve distanza dalle Baleari (-38.300). Più distaccate Andalusia (-33.300) e Catalogna (-29.300).

Le tipologie di contratto più diffuse in Spagna

I contratti più diffusi sono quelli a tempo determinato, che si stanno ormai consolidando quasi come la tipologia di contratto standard per chi vuole lavorare oggi, a fronte di un 50mila contratti a tempo indeterminato in meno.

Vediamo se i dati si confermeranno anche dopo la stagione estiva.