Sondaggi politici 2014: PD solo in vetta, ma Forza Italia recupera

Arrivano i primi sondaggi politici del 2014 e i risultati confermano l’andamento di fine anno passato. Primo in classifica nelle preferenze degli italiani, con il 33% si conferma il Partito democratico di Enrico Letta, o forse sarebbe meglio dire di Matteo Renzi, seguito da Forza Italia, staccato di quasi dieci punti percentuali.

Parlando di coalizioni invece, il centrodestra recupera terreno, guadagnando quasi mezzo punto sui rivali. Attualmente quindi le due alleanze sarebbero ancora molto vicine e, se si votasse con l’attuale legge elettorale, il rischio ingovernabilità si riproporrebbe.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio i risultati ottenuti da IPSOS e presentati ieri dalla trasmissione televisiva di Rai 3, Ballarò.

Partiti

Il PD si conferma nuovamente come primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini. Recupera invece Forza Italia che, assestandosi al 22,3%, supera il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo (21,2) e ritorna al secondo posto.

In leggero aumento anche le preferenze nei confronti del Nuovo Centrodestra guidato dal vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano che si colloca al 7%, mentre Sinistra Ecologia e Libertà si ferma al 2,7%

Di seguito due immagini che mostrano i dati presentati ieri nel corso del talk show di Floris:

Coalizioni

Parlando invece di coalizioni le distanze diminuiscono considerevolmente. Il centrosinistra infatti arriva al 36,0% delle preferenze, seguito a poca distanza dal centrodestra con il 35,1%. Il centro, sempre più spaccato si ferma invece al 5,4%.

Leader

Le altre domande riguardavano invece i singoli leader. Ebbene i risultati ottenuti da IPSOS dovrebbero farli riflettere perchè il 31% degli intervistati crede che il Governo Letta stia agendo come la vecchia politica inconcludente:

il 37% che Matteo Renzi sia un politico chiacchierone ed arrogante:

mentre il 57% sostiene che Berlusconi sia ormai totalmente fuori dalla scena politica nazionale:

Non va meglio al Movimento 5 Stelle di Grillo considerato un partito inutile, in grado solo di denunciare ciò che non va, ma non di formulare reali proposte di cambiamento:

Insomma i risultati, ancora una volta, si confermano poco incoraggianti ed evidenziano la necessità di una riforma elettorale. Creare per la seconda volta una situazione di ingovernabilità potrebbe essere letale.