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Sondaggi elezioni europee: Pd, Fi e M5s protagonisti. La forte astensione favorirà gli euroscettici
martedì 25 marzo 2014, di
Mancano circa due mesi alle elezioni europee di maggio. Il dibattito e le previsioni legate alla formazione del nuovo parlamento europeo si fanno sempre più intense.
Secondo un nuovo sondaggio svolto da Emg per Tg La7 i partiti che si aggiudicheranno il maggior numero di seggi sono il Pd, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Incerto l’ingresso della Lega nord nel parlamento europeo a causa della soglia di sbarramento. Fuori tutti gli altri.
Ma la vera sfida, a vedere i sondaggi, sarà battere l’astensionismo elettorale che negli anni è stato il vero vincitore delle elezioni europee. E anche quest’anno c’è il timore che si attesti proprio come primo partito. Un alta tasso di astensione inoltre, fanno notare gli analisti, porterebbe i partiti anti euro a raggiunge ottimi risultati elettorali, perché nell’astensione dilagante sarebbero proprio loro a recarsi alle urne.
Sondaggio Emg
Secondo il sondaggio effettuato da Emg il Partito Democratico si attesta come primo partito alle elezioni europee. Il Pd ottiene il 32,4% forse grazie all’aumento della fiducia nei confronti del premier Renzi che lo stesso sondaggio indica in crescita di un punto. Il partito democratico ha aderito al gruppo dei Socialisti e Democratici europei che sostiene la candidatura di Martin Schulz alla presidenza della Commissione Europea.
A sostenere l’avversario di Schulz, Jean-Claude Juncker del partito popolare europeo è invece in Italia Forza Italia. Il partito di Berlusconi schierato con il partito della destra moderata europea ottiene il 22,4% dei voti e si attesta come secondo partito.
Il Movimento 5 Stelle, secondo il sondaggio, vedrà riconoscersi alle elezioni europee il 21,3% dell’elettorato. Secondo il sondaggio Emg quindi, ci sarà un vero testa a testa tra il partito di Silvio Berlusconi e il Movimento di Beppe Grillo per affermarsi come secondo partito.
Ecco tutto il sondaggio di Emg:
L’astensione
Ma la vera sfida potrebbe non essere tra i partiti, ma tra la politica e l’astensione. Secondo il sondaggio infatti, coloro che hanno già deciso di non andare alle urne sono il 32,5% che superando il Pd, sarebbe in senso simbolico il primo partito italiano. A questo si aggiunge anche un 2,3% che dichiara di votare scheda bianca e un’incognita di indecisi del 19,9%. Tutti insieme coloro che non esprimeranno il proprio voto o si dicono ancora indecisi sono il 54,7%.
L’astensione e gli euroscettici
Negli anni la disaffezione per le elezioni europee è sempre aumentata, toccando picchi maggiori rispetto al tasso, già alto, di astensione alle elezioni nazionali. La partecipazione alla tornata elettorale utile al rinnovamento di un parlamento europeo che non è in grado di risolvere i problemi della crisi ha segnato una costante flessione. Nelle elezioni del 1999 si è scesi sotto la soglia psicologia dell’affluenza alle urne del 50% e in questo clima di disaffezione e sfiducia nelle istituzioni il rischio è che nel 2014 sia ancora più bassa.
La scarsa partecipazione non farebbe altro che favorire i partiti euroscettici che, nei numeri, rappresentano una fetta di elettorato minore, ma decisamente più combattivo e determinato a esprimere il proprio voto di protesta contro l’euro e l’Europa. E’ per questo che se il livello di astensionismo fosse alto, è presumibile pensare che a restare a casa saranno i moderati europeisti e che ad andare alle urne saranno la forze euroscettiche.