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Sondaggi elezioni Regno Unito: vittoria scontata per la May. C’è da fidarsi?

mercoledì 19 aprile 2017, di Flavia Provenzani

Secondo gli ultimi sondaggi politici in Gran Bretagna, i Conservatori a cui appartiene la stessa Theresa May si porteranno a casa una vittoria facile, ma i dati riportati dai sondaggi sono ormai poco indicativi, soprattutto quando riguarda il Regno Unito. C’è da fidarsi?

Theresa May ha anticipato le elezioni generali all’8 giugno 2017 e i sondaggi indicano che il primo ministro stesso vincerà con una forte maggioranza dei Tory (Conservatori) in Parlamento.

Alcuni sondaggi danno i Conservatori a quasi il doppio della quota di preferenze verso il partito laburista di Jeremy Corbyn, il che indica che il risultato più probabile delle elezioni in Gran Bretagna sia una vittoria schiacciante della May che aumenterebbe l’attuale maggioranza del partito conservatore di circa 17 seggi alla Camera dei Comuni.
Altri esperti stimano che i Tory riusciranno a vincere altri 56 posti al Parlamento, il che darebbe al partito un vantaggio di 200 posti rispetto al partito ufficiale dell’opposizione.

Vediamo qual è l’intenzione di voto nazionale nel Regno Unito e quanto sono affidabili i dati riportati dai sondaggi in Gran Bretagna a livello storico.

Sondaggi Elezioni Regno Unito

Come riportato dal grafico - che segue una media dei sondaggi nazionali principali monitorata dal Telegraph - da inizio 2017 i Conservatori sono in testa nelle intenzioni di voto degli inglesi con una quota che va oltre il 40% (linea blu).
La linea rossa mostra l’andamento delle preferenze di voto nei confronti del partito dei Laburisti, che al momento si assestano ad un 36,5%.
Il terzo partito inglese in Gran Bretagna sono i liberaldemocratici (linea arancione), che nei sondaggi a partire da metà marzo sono riusciti a superare il partito populista inglese UKIP, con una percentuale poco sopra il 10%.

Sondaggi elezioni Regno Unito: c’è da fidarsi?

I conservatori sono in forte vantaggio nei sondaggi elettorali del Regno Unito - a seguito della decisione del primo ministro Theresa May di dichiarare delle elezioni generali anticipate all’8 giugno, nella speranza di aumentare la maggioranza del suo partito all’interno del Parlamento.

Ma la mossa della May non è priva di rischi. Infatti, se i sondaggi politici finali si confermeranno con anche una correzione di paio di punti percentuali rispetto al risultato effettivo dell’8 giugno, il risultato sarebbe ritenuto deludente. I sondaggi nel Regno Unito hanno la nomea di essere particolarmente inesatti, con errori medi della portata di circa il doppio rispetto a quelli registrati in sede delle elezioni presidenziali americane.

I giornalisti americani hanno parlato di un grande fallimento dei sondaggi alle Elezioni USA 2016, occasione in cui Donald Trump ha vinto il suo posto alla Casa Bianca. Ma i sondaggi sulle elezioni generali statunitensi sono stati in gran parte piuttosto buoni. Le medie degli ultimi sondaggi elettorali negli Stati Uniti hanno mancato il risultato di soli 2 punti percentuali, in media, a partire dal 1968. E contrariamente a quanto in molti pensano, le prestazioni sondaggistiche di Trump non sono state un’eccezione. Ha battuto i sondaggi nazionali di solo 1 o 2 punti percentuali. Lungi dall’aver commesso un errore enorme, i sondaggi avevano correttamente anticipato uno scontro testa a testa al collegio elettorale, anche se gli esperti avevano per lo più ignorato questi dati.

Sondaggi elettorali Gran Bretagna: l’andamento storico

Ma ora torniamo dall’altra parte dell’Atlantico. Nella tabella di seguito, troviamo i dati su quanto siano stati accurati i sondaggi in Gran Bretagna a partire dalle elezioni generali del 1979, comprendendo anche il referendum Brexit dello scorso anno e il referendum del 2017 sull’indipendenza della Scozia (in cui erano chiamati al voto solo i residenti).

La tabella mostra la media dei sondaggi a due intervalli di tempo: per prima, la media delle intenzioni di voto a 50 giorni dalle elezioni - che è circa quanto manca alle elezioni anticipate del prossimo 8 giugno in Gran Bretagna - e la media dei sondaggi nella settimana finale prima delle elezioni. Infine, confrontiamo le medie dei sondaggi con il risultato effettivo delle elezioni.

  • Sondaggi elezioni Regno Unito: margine di scarto contro il risultato
Media sondaggi 50 giorni prima Media sondaggi 7 giorni prima Risultato elezioni
Anno Elezione Partito Leader Margine Errore Partito Leader Margine Errore Vincitore Margine
2016 Brexit Remain +3.7 7.5 Remain +2.4 6.2 Leave +3.8
2015 Parlamentari Laburisti +0.1 6.7 Conservatori +1.0 5.6 Conservatori +6.6
2014 Ref. Scozia No +9.0 1.6 No +3.3 7.3 No +10.6
2010 Parlamentari Conservatori +6.3 0.8 Conservatori +7.7 0.6 Conservatori +7.1
2005 Parlamentari Laburisti +7.0 4.2 Laburisti +8.8 6.0 +2.8
2001 Parlamentari Laburisti +20.6 11.6 Laburisti +15.0 6.0 Laburisti +9.0
1997 Parlamentari Laburisti +24.1 11.6 Laburisti +18.1 5.6 Laburisti +12.5
1992 Parlamentari Conservatori +0.1 7.4 Laburisti +2.0 9.5 Conservatori +7.5
1987 Parlamentari Conservatori +11.4 0.0 Conservatori +9.3 2.1 Conservatori +11.4
1983 Parlamentari Conservatori +7.3 7.5 Conservatori +18.7 3.9 Conservatori +14.8
1979 Parlamentari Conservatori +13.8 6.8 Conservatori +5.2 1.8 Conservatori +7.0
MEDIA 6.0 5.0

Dati: report UK polling, Wikipedia

In media, in Gran Bretagna i sondaggi precedenti di 50 giorni hanno mancato il risultato finale delle elezioni di 6 punti percentuali. E non diventano affatto più accurati andando avanti - la media finale dei sondaggi discosta dal risultato di 5 punti. L’esperienza della Brexit l’anno scorso - quando i sondaggi hanno mancato il risultato di 4 punti o 6 punti percentuali non è stata poi una gran sorpresa.
Lo stesso vale per le precedenti elezioni generali in Gran Bretagna nel 2015, quando i sondaggi avevano sottovalutato conservatori di circa 6 punti. I sondaggi politici inglesi nel 2010 sono stati abbastanza precisi nello stimare il margine delle preferenze tra conservatori e laburisti, anche se hanno sovrastimato notevolmente le prestazioni dei liberaldemocratici.

I conservatori - il partito della May - hanno un vantaggio enorme secondo i recenti sondaggi, che li mostrano in testa tra i 9 e i 21 punti percentuali rispetto ai laburisti e al loro impopolare leader Jeremy Corbyn. Inoltre, nonostante i sondaggi in Gran Bretagna non sono stati molto accurati, hanno spesso avuto la tendenza a sottovalutare i conservatori piuttosto che i laburisti in passato.

Quali rischi dai sondaggi politici del Regno Unito?

Ma se i sondaggi mancano i risultati elettorali effettivi di 5-6 punti percentuali in media, questo significa che il margine di errore (o l’intervallo di confidenza del 95 per cento) è davvero molto ampio. In particolare, un errore medio di 6 punti in previsione del margine di finale si traduce in un vero e proprio margine di errore tra i 13 e i 15 punti percentuali (a seconda di come si calcola).

Capire quanto sia sicuro che i conservatori mantengano la maggioranza dei seggi in Parlamento è una questione più complicata rispetto al comprendere chi prenderà il maggior numero di voti. I risultati elettorali seguono un modello complicato, dipendono da come è distribuito il voto e da come performano i partiti minori. Il Partito nazionale scozzese probabilmente continuerà a controllare la stragrande maggioranza dei 59 seggi della Scozia, il che dà i conservatori un minor margine di errore nel caso la sfida delle elezioni si stringesse. I bookmakers danno una probabilità di 20:1 una maggioranza laburista, ma solo una probabilità di 5:1 per un “Parlamento appeso” (senza maggioranza assoluta) - le stesse probabilità che molte agenzie di scommesse davano al “Leave” in occasione del referendum Brexit.

Così, nonostante i Tory della May abbiano senza dubbio una buona posizione, la scelta delle elezioni anticipate non è del tutto priva di rischi. L’opinione pubblica in Gran Bretagna può cambiare in fretta, e i sondaggisti hanno da tempo molti problemi nel tentativo di seguirla e monitorarla.

Elezioni Gran Bretagna: quote scommesse

I sondaggi politici non sono più visti di buon occhio, soprattutto nel Regno Unito, dopo non essere riusciti a prevedere la maggioranza conservatrice nelle elezioni generali del 2015 e del Sì al referendum sulla Brexit.
Per chi ha perso la fiducia nei sondaggi politici, esiste un altro modo per tentare di prevedere gli esiti elettorali: chiedere alle persone su chi sarebbero pronti a scommettere i propri soldi.

Ad oggi molti credono che il mercato delle scommesse sia il metodo migliore per prevedere i risultati delle elezioni, facendo leva sulla capacità degli scommettitori di ordinare e pesare tutte le probabilità.
Al momento le quote scommesse danno vincente il proseguimento di Theresa May nel suo ruolo come primo ministro dopo le elezioni. Le ultime quote scommesse e probabilità di vittoria come primo partito stimate dalle agenzie di scommesse sono le seguenti:

  • Conservatori- 1/12 (1,08)
  • Laburisti - 10/1 (11)
  • Liberaldemocratici - 28/1 (29)
  • UKIP - 100/1
  • Verdi - 500/1

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