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Social network: il Garante della Privacy pubblica la nuova guida
domenica 25 maggio 2014, di
Con il termine privacy si fa riferimento al diritto di ciascuno di tenere riservate le informazioni relative alla propria sfera personale. Si tratta di un diritto inviolabile che trova fondamento nella Costituzione.
Lo scambio di informazioni che avviene in rete e divenuto sempre più intenso grazie alle nuove tecnologie, comporta la condivisione con un ampio numero di persone, di dati che attengono alla propria vita privata.
Giovani che scambiano foto e messaggi personali, d’amore e d’amicizia, utenti inesperti che installano l’app sbagliata, professionisti che possono compromettere i loro contatti di lavoro, sono i destinatari della nuova guida predisposta dal Garante della Privacy.
L’obiettivo è fornire norme pratiche di comportamento per l’uso appropriato di social network, considerata la facilità con cui gli atti persecutori vengono compiuti avvalendosi della posta elettronica, dei social network e di internet in generale.
Una maggiore protezione degli utenti ha dunque spinto l’Autorithy a predisporre una vera e propria guida “Social Privacy – come tutelarsi nell’era dei social network”, per affrontare in modo più chiaro e incisivo, tematiche da tempo discusse e di estrema attualità.
Di cosa si tratta
Si tratta di un vero e proprio vademecum mediante il quale il Garante dei dati personali analizza i principali fenomeni e problemi connessi all’uso dei social network, proponendo consigli che possano aiutare gli utenti ancora alle prime armi o comunque quegli operatori che fanno un uso quotidiano, anche per lavoro, dello strumento multimediale.
Il Garante, visto l’impatto sociale degli strumenti digitali ha inteso aumentare la consapevolezza degli utenti, soprattutto dei più giovani, forse più esposti alle insidie, predisponendo un decalogo per difendersi dalle trappole della rete.
Particolare attenzione è stata infatti riservata al cyberbullismo e al sexting che rischiano di avere un impatto devastante sulla popolazione più giovane.
Tra la vita digitale e la vita reale non esistono più barriere e quanto si dice e succede in rete si ripercuote in maniera forte nella vita quotidiana e nelle relazioni sociali. Lo scopo della guida diviene pertanto quello di far si che la comunicazione digitale non leda in alcun modo la dignità e la riservatezza di ognuno di noi.
Il vademecum in questione mantiene la stessa struttura di quello a suo tempo predisposto nel 2009 ma viene aggiornato in base alle attuali esigenze.
Il testo è suddiviso in quattro capitoli: "Facebook & co", "Avvisi ai naviganti", "Ti sei mai chiesto?", "10 consigli per non rimanere intrappolati". Chiude il vademecum un agile glossario "Il gergo della rete" che descrive alcuni termini di uso comune in rete ma dal significato a volte un pò oscuro.
Come richiedere la guida
L’opuscolo può essere richiesto in formato cartaceo al Garante per la protezione dei dati personali, piazza di Monte Citorio n. 121 – Roma, o tramite email all’indirizzo [email protected], oppure, scaricandolo in formato digitale dal sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it.
Fra i consigli più importanti connessi ai problemi legati ai social network, si segnala quello di chiedere aiuto alle autorità competenti in caso di abusi e di molestie; evidente è l’intento di contrastare fenomeni di stalking, cyberbullismo o di sexting o comunque qualunque condotta in grado di ledere la privacy di ciascuno.