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Slovenia e gestione del debito
venerdì 26 aprile 2013, di
Si dice che i titoli delle banche slovene considerati tossici sarebbero circa un quinto del Pil Nazionale.
Al di là delle quantità le banche slovene potrebbero essere a rischio e con la loro non impossibile insolvenza (Speriamo di no!) potrebbero creare problemi molto seri all’eurozona. La stima di questi crediti tossici sarebbe di circa 7 miliardi di euro. Il nuovo governo di centrosinistra entrato in carica da un mese dovrà decidere se istituire una "bad bank" che gestisca i debiti ormai non più esigibili oppure ricapitalizzare queste banche ed eventualmente privatizzarle. Un piano sarebbe già stato votato in parlamento.
Nel 2012 le banche slovene hanno dichiarato perdite per circa 606 milioni di euro, 67 milioni in più rispetto al 2011. Il neo premier sloveno Alenka Bratusek due settimane fa ha dichiarato che non chiederà aiuti all’Unione europea. Se la crisi però non avrà soluzione a breve cosa farà la Slovenia? Se non si rallenta il legame tra banche e debito il rischio è che i titoli di debito delle nuove emissioni potrebbero non interessare gli investitori e già di recente un’asta di titoli di stato non è andata bene in quanto su 100 milioni di euro con due operazioni a breve termine ne sono stati realizzati solo 56 milioni.
Appare sempre più evidente che questa crisi che è nata per prestiti obiettivamente eccessivi da parte delle banche statali ora non può essere gestita in maniera ordinaria. La gestione quindi, si voglia o no ritorna continuamente allo Stato. I media in questi giorni hanno informato che i prestiti continuano a non essere restituiti e che gli istituti di credito hanno consegnano il debito al Tesoro sloveno.
La Commissione europea ha già espresso giudizi negativi su questa gestione ed anche sui meccanismi gestiti dai gruppi economici e finanziari della slovenia. Perché queste banche pubbliche non sono state ancora privatizzate?
Eppure la Commissione europea aveva chiesto di privatizzarle. Chiaramente lo Stato sloveno non vuole lasciare la gestione dell’economia reale?
Potrebbe essere ma se non avviene una svolta nella gestione del debito non sarà facile uscire dalla crisi.