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Siqra: la App italiana dedicata alla sicurezza
mercoledì 27 gennaio 2016, di
Siqra è il nome della nuova App, progettata in Italia, e dedicata esclusivamente alla sicurezza personale.
Nell’ultimo periodo c’è stato un fiorire di App dedicate alla sicurezza, intesa però nel suo senso più ampio: dalle segnalazioni sul mal tempo, all’identificazione di persone sospette fino a scambi di favori tra vicini.
Siqra invece si concentra esclusivamente sulla sicurezza relativa a minacce provenienti direttamente dalla criminalità (o sospetta tale). Vediamo come funziona.
Siqra: come funziona?
Siqra nasce dall’esperienza dei gruppi Whatsapp e Facebook, di solito gestiti dai piccoli commercianti, per le segnalazioni di furti.
L’App è scaricabile gratuitamente (al momento solo per iOS, ma a breve sarà disponibile anche per Android) ma permette di implementare alcune funzioni pagando.
Il funzionamento ricorda un po’ quello di Waze, l’App di Google per monitorare il traffico.
In sostanza, dopo essersi registrati col proprio indirizzo email, si ha accesso a una mappa che copra la propria zona d’interesse che può andare dai 200 metri ai 2 chilometri.
Qui si ha la possibilità di leggere le segnalazioni di furti, rapine, violenze o passaggi di persone sospette.
Alla segnalazione va dato un titolo, una breve descrizione, va inserita la data e l’ora e si possono allegare fino a tre immagini.
Quando arriva una notifica dell’area di interesse, chiamata “area d’ascolto”, è possibile avviare una conversazione tra utenti e uno scambio di informazioni.
L’App è uno strumento per le vittime di una violenza di entrare in contatto con eventuali testimoni presenti.
Siqra: esistono dei filtri per le segnalazioni?
C’è da chiedersi se l’App non rischi di trasformarsi in un bacino dove si raccolgono tutte le peggiori fobie delle persone.
Come si fa a filtrare una segnalazione veritiera da una non troppo affidabile? Come si possono evitare comportamenti che rendano l’App inservibile perché subissata di segnalazioni?
Lo sviluppatore ventinovenne Ares Braghittoni ha approntato una serie di misure cautelative: ad esempio gli utenti possono essere segnalati in caso di atteggiamenti ingiuriosi.
Ogni utente riceve un voto di affidabilità, per cui se le sue segnalazioni sono troppe e troppo poco affidabili verrà sanzionato fino all’esclusione dalla piattaforma.
Inoltre, se il progetto avesse dei finanziatori, si troverebbe senz’altro il modo di gestire la grossissima mole di segnalazioni.
Siqra: un sostituto delle forze dell’ordine?
Ares Braghittoni ci tiene a ripetere che Siqra non è in alcun modo un sostituto o un’alternativa delle forze dell’ordine.
Il passaggio alla polizia e ai carabinieri è obbligato e, anzi, Siqra potrebbe rendere disponibili le informazioni ai tutori della legge in modo da facilitare le indagini.
Ad ogni modo l’App sembrerebbe aver riscosso un ottimo successo, nei primi giorni il tasso di crescita non è mai andato sotto il 120%, segno che gli utenti apprezzano la piattaforma.