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Sicurezza stradale: dispositivo a infrarossi, UC3M, per individuare i pedoni

lunedì 12 maggio 2014, di Paola D’Andrea

Il congegno ideato dai ricercatori dell’Univerisità Carlos III di Madrid, prende il suo nome proprio dall’acronimo dell’ateneo UC3M.

Il dispositivo, che può essere installato su qualsiasi veicolo commerciale, agisce come un terzo occhio a cui il guidatore può affidarsi.
In situazioni pericolose in cui la visibilità stradale è minima, come il buio o la nebbia, gli infrarossi segnalano la presenza di pedoni sulla strada.

Ma vediamo in che modo funziona!!
Questo sistema di rilevamento, chiamato UC3M, attraverso due telecamere termiche a raggi infrarossi – che registrano le immagini – intercetta la presenza di pedoni nel campo visivo.
Il conducente, quindi, nell’eventualità che venga rilevato un pedone sulla sua traiettoria, viene avvertito dal sistema e nel caso in cui l’auto è provvista di un sistema automatico di freni, quest’ultimo verrà attivato all’istante.

I raggi infrarossi individuano il pedone attraverso le emissioni di calore, ottenendo così la silhouette del passante anche in condizioni di buio totale.
L’ingegnere Daniel Olmeda, dell’Intelligent System Laboratory dell’Univeristà Carlos III di Madrid, ci spiega:

“Il modello utilizzato dalla nostra ricerca è in grado di rilevare i pedoni fino a una distanza di 40 metri, sebbene la distanza potrebbe essere estesa sostituendo la lente con una che abbia una più ampia profondità di campo”.

Il funzionamento del sistema - come ha spiegato l’ingegnere in un articolo sulla rivista ’Integrated Computer-Aided Engineering’ - utilizza nuove tecniche di ’identificazione delle forme’ nell’immagine.

Inoltre, i ricercatori hanno determinato che il contorno degli oggetti nelle immagini a infrarossi ha caratteristiche di fase corrispondenti, che non variano con la temperatura. L’algoritmo che hanno sviluppato rileva la presenza dei pedoni secondo le caratteristiche di alcune silhouette.

Questo non è l’unico progetto portato avanti dagli studiosi spagnoli stanno, infatti sperimentando il funzionamento di altri sistemi di visone artificiale che permettono ad esempio di individuare altri veicoli, le linee autostradali, leggere i segnali stradali, avvisare il conducente con un suono – se sta per addormentarsi -, e in generale metterlo in guardia da possibili pericoli stradali.

Lo studio è finanziato dal progetto Fedora, del CICYT - Comision Interministerial de Ciencia y Tecnologia - e dal programma Segvauto della Consejeria de Educacion, Juventud y Deporte - Consiglio dello Sport Giovanile e delle Nuove Tecnologie - della Regione Autonoma di Madrid che comprende i ricercatori di cinque università spagnole e i rappresentanti dei principali stabilimenti operativi per la produzione di automobili in Spagna.

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