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Sciopero benzinai 5-6 marzo 2014: serrata gestori Eni, i motivi della protesta
giovedì 20 febbraio 2014, di
Una serrata dei benzinai, ed in particolare dei gestori a brand Eni, che è stata proclamata per le giornate del 5 e del 6 marzo del 2014. A proclamare lo sciopero sono state le Associazioni di categoria dei gestori delle pompe di carburante, la Fegica aderente alla Cisl, la Faib che aderisce alla Confesercenti, e la Figisc aderente alla Confcommercio. Le tre sigle lamentano in particolare l’atteggiamento di chiusura della società del cane a sei zampe in merito al negoziato sul rinnovo degli accordi collettivi.
Eni-gestori, saltano gli accordi collettivi?
Le tre Associazioni di categoria, con una nota congiunta, hanno fatto presente come l’atteggiamento di chiusura sia stato improvviso da parte della società quotata in Borsa a Piazza Affari, e come in questo modo ci sia il rischio di vanificare un lungo negoziato per il rinnovo di accordi che i gestori delle pompe di carburante attendono da oltre due anni.
Benzinai Eni, pacchetto di iniziative sindacali
E così, nel rispetto del regolamento che è stato imposto dalla Commissione di garanzia, i gestori delle pompe Eni il 5 ed il 6 marzo del 2014 chiuderanno gli impianti nell’ambito di un pacchetto di iniziative sindacali visto che tra l’altro, nonostante i divieti esistenti nel settore, Fegica Cisl, Faib Confesercenti e Figisc Confcommercio non escludono che con il brusco stop ai negoziati Eni intenda fissare le condizioni non con accordi collettivi, ma gestore per gestore.
Fegica, Faib e Figisc: le richieste a MiSE e Commissione di garanzia
Di conseguenza le Associazioni di categoria hanno fatto sapere che al MiSE, il Ministero dello Sviluppo Economico, sarà inviata una comunicazione finalizzata ad impedire che quanto accaduto non si ripeta, così come alla Commissione di garanzia è stato chiesto di verificare quelli che sono stati i comportamenti per cui la vertenza in tempi così rapidi si è aggravata.